Nuova puntata della vertenza politico-giudiziaria-militare legata alla costruzione del sistema satellitare MUOS in Sicilia. La procura di Caltagirone ha ordinato il sequestro dell’impianto realizzato nella riserva di Niscemi (Caltanissetta). Il provvedimento fa seguito alla decisione del Tar di Palermo che aveva accolto i ricorsi dei No-Muos contro la prosecuzione dei lavori, che erano proseguiti perché le leggi nazionali hanno rango inferiore rispetto ai trattati internazionali cui l’Italia si è vincolata.
Il sequestro è stato disposto dal pg di Caltagirone, Giuseppe Verzera, per violazione del vincolo paesaggistico di inedificabilità assoluta presente in una riserva naturale, al quale sono sottoposte anche le costruzioni di carattere militare.
Il provvedimento è già stato notificato al comandante del contingente militare statunitense presente nella base di Sigonella, da cui dipende, dal punto di vista militare, l’installazione dell’impianto satellitare. L’esecuzione è stata effettuata dal nucleo di polizia giudiziaria dei vigili urbani presso la Procura di Caltagirone.
E’ prevedibile che la vicenda abbia ulteriori sviluppi poiché dietro alla costruzione dell’impianto ci sono enormi interessi economici, politici e militari che difficilmente saranno sacrificati sull’altare della normativa italiana.
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