PALERMO – “Il governo regionale da me presieduto non ha mai condiviso, neppure sul piano di principio, l’istallazione del Muos poichè ha ritenuto sempre che tale istallazione si inserisce in un territorio fortemente degradato per presenza altri impianti, sul piano ambientale. Il mio governo non ha mai autorizzato alcuna richiesta relativa al Muos, questo per amore di verità”. Lo afferma una nota del presidente della Regione, Rosario Crocetta che prosegue: “L’autorizzazione Muos è precedente al nostro insediamento. Abbiamo, fino a oggi, fatto ogni tentativo possibile per impedire la continuazione dei lavori, individuando un punto estremamente critico nel fatto che lo studio sulla salute non attendibile e, pertanto, si è concordato col governo nazionale di fare effettuare un nuovo studio affidandone la realizzazione all’Istituto Superiore di Sanità”.
“Sulla base del parere estremamente positivo espresso da tale ente, non era più perseguibile mantenere alcun divieto senza causare il default della Sicilia. Le autorizzazioni del governo Lombardo, infatti, avevano prodotto effetti economici e responsabilità nei confronti di terzi. Gli americani, infatti, sostengono che l’intero complesso Muos a livello mondiale costi 18 miliardi di dollari e che tale istallazione non può funzionare senza l’impianto di Niscemi. L’autorizzazione del governo precedente ha quindi prodotto legittimi interessi a favore di terzi che, in caso di diniego ad effettuare l’istallazione, hanno diritto di essere risarciti. Non avevamo altra scelta se non quella del rispetto delle leggi. Il governo regionale auspica interventi legislativi regionali – abbiamo già presentato da circa un mese un ddl – e nazionali, che possano fornire strumenti adeguati per impedire un’istallazione la cui realizzazione non rientra nei programmi del governo Crocetta.. I parlamentari, pertanto, che vogliono veramente contribuire alla causa del no Muos, piuttosto che capeggiare manifestazioni che sicuramente non possono cambiare il piano normativo, si interessassero a proporre e fare approvare sul piano regionale e nazionale, leggi adeguate che possano realmente impedire istallazioni come il Muos, in prossimità dei centri abitati”.
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