E’ arrivata la mattina del 30 marzo la comunicazione da parte della polizia di Niscemi: per questioni di sicurezza l’installazione artistica del maestro Panone “non s’ha da fare”. Così le 40 figure antropomorfe, alte più di 2 metri, realizzate con piante autoctone, nell’atto di arrampicarsi lungo la recinzione della base militare U.S. Navy, non potranno partecipare alla manifestazione nazionale no Muos. La ragione del divieto risiede nella struttura delle installazioni, fatta di tondini di ferro da sei millimetri, che eventuali facinorosi avrebbero potuto trasformare in armi improprie.
Deluso, l’artista commenta così la decisione: “Questo è proibizionismo non è libertà: sarebbe bastato aumentare la vigilanza per garantire la libertà di espressione e la sicurezza dei manifestanti” e aggiunge: “Mi chiedo se ciò che preoccupa di più siano in sé per sé i tondini oppure il messaggio espresso dall’opera”, che raffigura le piante in procinto di scavalcare il recinto della base militare americana, per simboleggiare la volontà della natura di riappropriarsi della propria Riserva. “È assurdo, inoltre, che la comunicazione sia arrivata solo oggi, il giorno della manifestazione nazionale: era già tutto pronto” conclude l’autore: “Avrebbero collaborato all’installazione anche giovani donne e bambini, per una forma di protesta-artistica pacifica e creativa”.
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