Multe annullate: se i vigili urbani te la fanno così è carta straccia | Il codice della strada lo segui come vuoi tu
Un giudice di pace ha annullato una multa per eccesso di velocità. Ecco tutti i dettagli.
Le vicende legate agli automobilisti e al rispetto del Codice della Strada possono riservare sviluppi inattesi. Un esempio è una recente sentenza del giudice di pace di Cassino che ha annullato una multa per eccesso di velocità inflitta a un conducente.
La violazione, registrata tramite un autovelox mobile, riguardava il superamento del limite di 50 km/h in provincia di Frosinone. Tuttavia, nonostante l’infrazione fosse documentata, il provvedimento è stato invalidato.
Il motivo del colpo di scena risiede nel comportamento delle forze dell’ordine che avevano installato l’autovelox. La loro auto di servizio era parcheggiata sul marciapiede in un centro abitato, ostacolando il passaggio dei pedoni e violando l’art. 58 del Codice della Strada, che regola il divieto di sosta. Questo ha sollevato critiche, alimentate dalla diffusione di una foto online che mostrava chiaramente l’auto in sosta vietata.
L’immagine, scattata da un altro automobilista, ha spinto il conducente multato a presentare ricorso. Egli ha sostenuto che il comportamento delle forze dell’ordine, oltre a violare le norme, comprometteva la legittimità della sanzione emessa. Il giudice di pace ha accolto la contestazione, annullando la multa e condannando il Comune al pagamento delle spese legali.
Il ricorso ha avuto successo
Alla base della decisione c’è l’irregolarità nell’operato dei vigili urbani, il cui mancato rispetto del Codice della Strada ha minato l’imparzialità del sistema sanzionatorio. La sosta vietata non è stata considerata un semplice errore formale, ma una violazione tale da rendere nulla la multa per eccesso di velocità registrata dall’autovelox.
Il ricorso ha avuto successo anche grazie alla tempestività del multato, che ha presentato la contestazione entro i 30 giorni previsti dalla normativa. La foto dell’auto in divieto di sosta si è rivelata una prova decisiva per dimostrare l’irregolarità della procedura.
Un precedente significativo
Questo episodio evidenzia un principio fondamentale: le autorità che emettono multe devono rispettare le norme con la stessa diligenza richiesta ai cittadini. In caso contrario, le sanzioni possono essere invalidate, come dimostrato da questa vicenda.
La sentenza crea un precedente significativo. Qualora venga citata in casi futuri, potrebbe rafforzare la posizione di automobilisti che contestano multe in situazioni analoghe, promuovendo maggiore rigore nell’uso dei dispositivi di controllo della velocità e nella condotta delle forze dell’ordine.