Cronaca

Palermo, bocciata la mozione di sfiducia a Orlando (20 voti a 19)

La mozione di sfiducia nei confronti di Leoluca Orlando è stata respinta. Il Consiglio Comunale dopo 8 ore di seduta (in presenza) ha votato la proposta: il risultato è stato di 20 voti contrari, 19 favorevoli, nessun astenuto. Un esito comunque prevedibile visto che la mozione è stata firmata da 19 consiglieri dell’opposizione e servivano 24 voti per l’approvazione.

Nell’arco della giornata non sono mancati i momenti di bagarre, con l’opposizione che ha ribadito la propria critica all’operato di sindaco e giunta (criticati – seppur in maniera costruttiva – anche dalla stessa maggioranza, che ha comunque votato a sostegno dell’amministrazione). I toni si sono accesi soprattutto dopo l’intervento dello stesso primo cittadino, che ha risposto sui vari temi con cenni di sarcasmo e un affondo finale ad alcuni consiglieri dell’opposizione.

Orlando ha inoltre confermato l’intenzione di andare avanti fino alla fine della consiliatura prevista nel 2022: “Dobbiamo fare tutto affinché questa visione possa esprimersi anche con un sindaco diverso da me. Ma io non tiro i remi in barca, sono tutto tranne che stanco, abbiamo 18 mesi importanti davanti a noi”.

IL RACCONTO DELLA SEDUTA

ORE 18.38. VOTAZIONE CONCLUSA: 19 FAVOREVOLI, 20 CONTRARI. NESSUN ASTENUTO.LA MOZIONE DI SFIDUCIA E’ RESPINTA.

ORE 18.34. INTERVENTI CONCLUSI: SI PASSA ALLA VOTAZIONE.

ORE 18.28. Dopo gli interventi di Russo e Ferrandelli, prende per la prima volta la parola quest’oggi Fabrizio Ferrara di Forza Italia: “Sono deluso dal dibattito di oggi. Credevo che qui ci fosse in discussione una mozione di sfiducia frutto di quanto emerso in questi mesi e invece scopro che siamo di fronte a un regolamento di conti tra partiti di centrosinistra in vista dei prossimi mesi. Se è così, proseguite così… non farete altro che incartarvi. Oggi in quest’aula di tutti punti non si è discusso. Si è discusso solo di quello che sarà dopo. E dopo quello che ho visto temo che i problemi di questa città si andranno sempre più a ingarbugliare”.

ORE 17.49. Dopo essere stata inizialmente assente, prende la parola la consigliera Marianna Caronia, ribadendo la sua posizione contraria alla possibilità di partecipare solo in presenza. Sulla mozione di sfiducia: “Ho ascoltato le parole del sindaco, che si è fatto carico anche delle scelte degli assessori. Stiamo vivendo un momento difficile, ma questo inasprimento dei toni non ce lo possiamo permettere”.

ORE 17.46. Dure repliche della consigliera Sabrina Figuccia e di Igor Gelarda. Il consigliere della Lega attacca: “A me è sembrato di sentire un libro parlante dei sogni e mi è dispiaciuto che sia sceso sul personale su alcuni temi. L’omissione di atti ufficio del segretario generale lo trovo fuori luogo, ma certe dichiarazioni le interpreto come un segnale di stanchezza. Il conto è pronto. Il problema è la Lega? La Lega è una realtà, potete anche non apprezzarci ma ci sono cittadini che ci apprezzano”.

ORE 17.34. Dichiarazione di voto di Giulia Argiroffi: “Volevo ringraziare il sindaco, perché ha consolidato la mia convinzione. E’ una persona molto in gamba e ha dimostrato che tutte le accuse che ho mosso sono vere. Non ci ha detto assolutamente nulla, su tutti gli argomenti ha taciuto perché le cose stanno esattamente come ho detto. L’atteggiamento è stato brutto: non risponde a nessuna questione e cerca di eliminare chi non la pensa come lei. L’unica possibilità che questa città ha é che qualcuno porti tutto alla Procura della Repubblica”.

ORE 17.23. Dichiarazione di voto del consigliere Tantillo: “E’ accaduto quello che già immaginavo. Ho avuto la conferma che (sapendo l’esito scontato) questa mozione serviva solo da passerella. Al sindaco invece dico che non condivido la parte finale del suo intervento: do merito al lavoro dell’Anci, ma non condivido la parte sulle piste ciclabili. Il dialogo non è inciucio, serve a lavorare per la città. Io voglio avere la possibilità di dire la mia, non posso svegliarmi e trovare quello scempio”.

ORE 17.14. Forello critico: “Ritengo illiberale puntare il dito contro una forza progressista e ridurre il tutto ad una contrapposizione con la Lega. Ridurre tutto a Orlando contro Lega, puntare il dito contro il consigliere Randazzo è sbagliato, è un cattivo servizio alla città. Non si dica che il mio voto corrisponde a una visione della città simile alla Lega”.

ORE 17.10. Orlando conclude il suo intervento e si passa alle dichiarazioni di voto: si inizia con il consigliere Ugo Forello.

ORE 17.05. Orlando: “Lascio alla vostra coscienza chi fossero i miei compagni di viaggio, allora e oggi. Farò avere l’intervento della consigliera alla Procura della Repubblica perché mi sembra doveroso che si agisca di fronte a quello che è stato detto”.

ORE 17.04. Orlando sottolinea: “Stiamo vivendo un momento importante. Se morissi stanotte, potrei dire di morire felice, consapevole però che la missione non è ancora compiuta. Dobbiamo fare tutto affinché questa visione possa esprimersi anche con un sindaco diverso da me. Io non tiro i remi in barca, sono tutto tranne che stanco, abbiamo 18 mesi importanti davanti a noi”.

ORE 17.00. Orlando sulla riapertura della scuole: “L’invito che faccio ai ragazzi è quello di comportarsi come classe anche fuori. Nelle classi c’è un sistema di garanzia, ma fuori dalle classi non bisogna vanificare tali garanzie”.

ORE 16.48. Orlando: “Abbiamo inserito il cimitero di Ciaculli in programma con un primo intervento stralcio e il suo completamento sarà inserito nel Recovery Fund. Abbiamo anche ordinato un forno crematorio mobile e abbiamo dato ai cittadini la possibilità di accedere a spese del comune al forno crematorio di Messina. Abbiamo previsto che anche 170 loculi prefabbricati presso il cimitero dei Rotoli: i primi saranno disponibili a ottobre. Il Consiglio Comunale è pregato di votare la delibera che abbassa a 25 anni il tempo necessario per recuperare degli spazi”.

.ORE 16.45. Sul recovery Fund: “Abbiamo presentato già una serie di opere da inserire, ma chiederemo maggior informazioni su questo strumento”. Sul ‘Ferro di Cavallo’: “La competenza è del commissario regionale Maurizio Croce”.

ORE 16.41. Orlando sulle piste ciclabili: “Bisogna sicuramente valutare aggiustamenti caso per caso, ma guardate il quadro d’insieme. Evitiamo logiche divisive che non servono a nessuno; oggi Palermo ha finalmente piste ciclabili. Che potrebbero essere migliorate, ma abbiamo piste ciclabili degne di questo nome”.

ORE 16.37. Orlando: “Sulla mobilità abbiamo semplicemente seguito le indicazioni del Consiglio Comunale, presentando anche una delibera per ulteriori pedonalizzazioni e abbiamo fatto ordinanze in attesa del Consiglio, usando sinora fondi extra-comunali. Sulla Ztl non mi soffermerei neanche: presenteremo una proposta di Ztl 2. E sulle pedonalizzazioni sappiamo tutti di non potere più tornare indietro”.

ORE 16.35. Orlando: “La situazione della Rap? La verità è che siamo riusciti ad evitare che la Rap diventasse un focolaio, perché è giusto che i lavoratori lavorino in sicurezza. Stiamo cercando di recuperare il pregresso ma è chiaro che ci vorrà tempo”.

ORE 16.31. Orlando: “Da bilancio consultivo il comune di Palermo è uscito per l’anno 2019 dalla situazione di deficit strutturale. Lotta all’evasione? Chiediamo con il massimo garbo possibile al Consiglio Comunale di votare e mi auguro la discussione sia favorevole. La gestione dei rifiuti? E’ evidente che ci siamo trovati di fronte a un sistema criminale e perverso, ma noi siamo estranei a questo sistema, anzi noi promuoviamo la gestione pubblica dei servizi locali”.

ORE 16.27. Orlando: “Trovo singolare che si parli nella mozione di Ztl, pedonalizzazioni e piste ciclabili. Mi sembra ormai una ossessione, che ottiene solo di rendere protagonista l’assessore quando in realtà la posizione è condivisa dalla Giunta. L’alluvione? E’ evidente che siamo stati impreparati, ma dal 2014 la città di fatto è commissariata in materia, non ha più competenze”.

ORE 16.25. Orlando: “Questo momento lo trovo estremamente importante anche se mi permetto di fare notare una contraddizione di questa mozione. E cioè: una mozione politica che consegnerebbe la città a una figura non politica. C’è una condivisione non di visione, ma soltanto di un obiettivo. Con grande rispetto, dico che mi sembra una mossa disperata”.

ORE 16.22. Prende la parola il sindaco Leoluca Orlando.

ORE 16.15. Ottavio Zacco (Sicilia Futura – Italia Viva): “Conosciamo tutti le condizioni della città in un anno così difficile per tutti. Tanti commercianti rischiano la chiusura e non per l’amministrazione Orlando. Oggi sfiduciare il sindaco sarebbe una follia. La città ha bisogno dell’unità del Consiglio Comunale per uscire dalle emergenze. Votare questa mozione significherebbe abbandonare la città e i cittadini. Qualcuno si diverte ad alimentare l’odio verso il sindaco, ma non fa altro che alimentare l’odio verso la politica”.

ORE 16.02. Giovanni Inzerillo (Sicilia Futura-Italia Viva): “Le minoranze hanno scelto il momento sbagliato per presentare questa mozione di sfiducia, dicono ai cittadini solo quello che vogliono sentirsi dire. Ci rendiamo conto che la città sta vivendo un momento di difficoltà ma noi continuiamo a credere in questo progetto politico. Un rilancio è necessario, ma è per questo che noi non abbandoniamo la barca. Noi a questo gioco al massacro non ci stiamo”.

ORE 15.52. Antonino Sala (Avanti Insieme): “In alcuni punti la mozione presenta argomenti innegabili, ma a firmarla sono 19 consiglieri accomunati solo dalla volontà di attaccare Orlando, dall’astio politico verso il sindaco. A rendere la mozione ancora più assurda sono anche i tempi, proprio ora che si definiscono i progetti del Recovery Fund. Tutto non è riuscito come avremmo sperato. Abbiamo raggiunto alcuni obiettivi importanti in questi 8 anni. Al sindaco dico che si governa anche ascoltando, ma è chiaro che la sfiducia sarebbe da irresponsabili”.

ORE 15.40. Dario Chinnici (Italia Viva): “Quello di oggi è un momento di confronto, con rabbia ma sincero. Sono perplesso dagli interventi del Movimento 5 Stelle e da una mozione di sfiducia priva di contenuto politico. E una mozione di sfiducia non si presenta quando non si hanno i numeri. La pandemia ha fatto emergere uno spaccato di competenze e difficoltà. Domani inizia la sfida per questa maggioranza e questa amministrazione. Il nostro modo di approcciarci alla città è da sempre il dialogo, non l’arroganza. Bisogna subito correggere il tiro e cambiare tante cose. Ascolti il consiglio Comunale. Qui nessuno scappa”.

ORE 15.26. Milena Gentile (PD): “La mozione di sfiducia presenta temi che non possiamo disconoscere, ma ne respingiamo la superficialità dell’approccio. E con i 2 miliardi in arrivo dal Recovery Fund, lo confesso, non credo che questa mozione sia un caso. Questa amministrazione necessita di cambiare passo, è mancato un serio processo di partecipazione delle forze sociali al processo di trasformazione della città, avrebbe evitato errori e fatto sentire protagonisti i cittadini. Ma una maggioranza critica non è segno di spaccatura, ma una garanzia”.

ORE 15.11. Rosario Arcoleo (PD): “La storia non si processa ma si valuta, il presente si può modificare. Illudete i vostri elettori con i vostri Facebook che caccerete Orlando, ma questo (numeri alla mano) non avverrà. Per il PD Palermo è migliore di quella di 30 anni fa, ma i problemi della città vanno affrontati senza perdere tempo. Stiamo lavorando al progetto di Palermo 2022 e ci auguriamo che tutte le forze partecipino al processo di ascolto. Al sindaco chiediamo di lanciare un segnale forte e inequivocabile. Non possiamo consegnare alla destra il sentimento di rassegnazione dei cittadini”.

ORE 15.05. Giulio Cusumano di Azione: “L’ottimo è il nemico del giusto e del buono. Palermo è una città con mille problemi, ma cosa ci aspettavamo in tempo di pandemia da superman Orlando? L’elettorato che voi opposizioni state confondendo, avete scavato una trincea anziché creare ponti, non consegnate la città alle destre. State combattendo una battaglia accecata. Io ho votato Orlando e rimango coerente al mio simbolo. La barca non si abbandona”.

ORE 14.39. Iniziano gli interventi della maggioranza. La prima a parlare è la consigliera Barbara Evola (Sinistra Comune): “Facciamo parte di questa esperienza di governo, ci abbiamo creduto e riteniamo che questa esperienza debba andare avanti. Anche perché dagli interventi è chiaro che non c’è alcuna prospettiva di un governo stabile in questa città. Abbiamo il dovere di concludere questa esperienza. Se riteniamo che i problemi siano creati dall’incapacità del Comune, diciamo una cosa non vera”.

ORE 14.26. Claudio Volante (Misto): “Sindaco, lei non ha mai fatto programmazione o forse ha creduto che i palermitani sono immortali? A chi giovano tutti questi ritardi, perché l’amministrazione rimane sorda di fronte a tutti questi problemi? Se non ci sono passi avanti, come possiamo pensare di continuare a dare a lei e alla sua giunta la possibilità di amministrare la città? Lei esce sconfitto per le inefficienze, per le sue scelte sbagliate. Mi sarei aspettato da lei un rigurgito d’orgoglio. Palermo è ormai una città ferma. Le sue dimissioni leverebbero tutti dall’imbarazzo”.

ORE 14.17. Cesare Mattaliano (Misto): “Modificare l’impianto dell’amministrazione comunale dopo alcuni anni ci può stare; non cambiare costantemente. Credo che lei signor sindaco non abbia contezza del malessere dell’amministrazione comunale. La visione a cui lei fa sempre riferimento è fallita. Parlare di Sea Watch e di migranti è solo un modo per spostare l’attenzione dai veri problemi. Non è più tempo degli spot, il tempo è scaduto”.

ORE 14.00. Sabrina Figuccia (Udc) critica nei confronti dell’amministrazione dice: “In quest’aula oggi abbiamo la possibilità di segnare uno spartiacque, fra un passato che tenta di spacciarsi per presente e un futuro da costruire. Qui non vedo l’entusiasmo né l’energia; non riesco a trovare alcuna forma di dialogo”.

ORE 13.50. Ancora Forello: “Noi non ci stiamo a questa forma di interlocuzione. Consiglieri della maggioranza, dovete decidere cosa volete fare da grandi. E’ arrivato il momento di dare una sberla: senza, questa amministrazione continuerà a seguire la strada che lo ha isolato da questa città e dai suoi cittadini. Questo sindaco si alimenta dello scontro sociale, invece di creare armonia. Vi chiedo un atto di coraggio”.

ORE 13.38. Ugo Forello (Oso): “E’ inutile parlare con lei signor sindaco. Avessimo mai sentito in tutti questi anni dichiarazioni di autocritica o ammissioni di aver commesso qualche errore. Mai. Orlando ci dirà che siamo usciti da una situazione strutturalmente deficitaria, ma ometterà di dire che questa città fino al 2035 ha ipotecato il suo futuro. A pagare tutto questo saranno i cittadini e chi avrà la sventura di essere primo cittadino dopo Orlando. E nessuno degli assessori che oggi siedono accanto al sindaco può ambire al ruolo di primo cittadino. Usciamo una volta per tutte dalle ambiguità. Riflettiamo su quello che sta succedendo”.

ORE 13.22. Giulia Argiroffi (Oso): “Mi auguravo ingenuamente che lei sindaco con una sua frase ad effetto liberasse la città, ma così evidentemente non è stato. Preferisco rivolgermi al Consiglio Comunale piuttosto che a lei. Siamo ormai assuefatti ai disservizi. Questo è un brutto modo di amministrare”. E sui vari punti critici dell’amministrazione ripete la stessa frase: “Orlando è troppo in gamba per non sapere… “; dalla pianificazione urbanistica alla gestione cimiteriale, le ‘non risposte’ alle interrogazioni e richieste di accesso agli atti. “Indipendentemente da quello che deciderà quest’aula, questa città non ha più fiducia in Orlando. Orlando ha tradito i cittadini onesti di questa città. Orlando non è il bene di questa città”.

ORE 12.57. Mimmo Russo di Fratelli d’Italia dà direttamente del “tu” al sindaco: “Hai cominciato una rappresaglia e hai sbagliato i tempi. Non ti difendo – dice – ma non è solo tua responsabilità. Questa gestione che ti doveva vedere protagonista è stata una sconfitta. Sono convinto però che firmando la mozione ti abbiamo fatto un favore. Spero che questa esperienza abbia ricompattato la maggioranza e ci porti fuori dal guado. Sindaco, molto hai fatto per questa città ma la città vuole un cambiamento”.

ORE 12.43. Interviene Francesco Scarpinato di Fratelli d’Italia. “Assistiamo all’inefficienza della macchina amministrativa in lungo e in largo. Siamo di fronte ad un piano industriale inesistente, ad un piano di risanamento che non sana nulla.” “Il tempo della pazienza è scaduto, non si può tollerare più una gestione del genere. Un sindaco ha il compito di ascoltare, ma l’ascolto non c’è stato”. “Ogni sindaco ha bisogno dei cittadini, Orlando ha bisogno di Palermo, ma Palermo ha bisogno di Orlando?”

ORE 12.34. Parla Antonino Randazzo del Movimento 5 Stelle. Che con toni accesi ha accusato il sindaco di trasformismo. “Da domani chiedo ai consiglieri di mobilitarci e costruire un’alternativa a Orlando. I cittadini e le associazioni lamentano di non essere ascoltati”. Noi oggi diciamo “Basta a Leoluca Orlando”.

ORE 12.24. Interviene Rosalia Lo Monaco del Movimento 5 Stelle. “Abbiamo sperperato denaro pubblico, ed è sotto gli occhi di tutti. Per fare un buon lavoro bisognava mettere le persone giuste nelle posizioni giuste operando un attento monitoraggio. Il sindaco non è riuscito a intercettare le priorità della città”. “ Chiedo ai consiglieri di votare non in base all’appartenenza politica ma valutando attentamente i fatti”.

ORE 12.01. Prende la parola Cocetta Amella del Movimento 5 Stelle che ha parlato di un’inconsistente impostazione amministrativa: “Siamo dinanzi a una maggioranza spaccata, che nel corso di questi tre anni si è contraddistinta per non essersi voluta assumere la responsabilità di atti e provvedimenti delegando tutto al Consiglio. Palermo è una città nella quale è difficile sia vivere che morire, e mi riferisco alla vicenda dei cimiteri”.

ORE 11.59. Prende la parola Alessandro Anello della Lega, che parla di assenza del rapporto tra l’amministrazione attiva e il consiglio comunale: “Oggi non c’è una vera maggioranza come nella prima consiliatura. Abbiamo una gestione della macchina comunale fallimentare, un’amministrazione attiva che fa acqua da tutte le parti. In questa seconda consiliatura siamo allo sbando: il sindaco viaggia per i fatti suoi e la giunta è totalmente scollata”. “Abbiamo l’opportunità di non vivere uno stillicidio che durerà 20 mesi”.

ORE 11.49. Prende la parola il consigliere Igor Gelarda della Lega in quale rivolgendosi a Orlando dice: “Lei, signor sindaco, ha condannato la città al traffico, all’immondizia, alla psicocliclabilità alternativa. Se ne dovrebbe andare autonomamente altrimenti rischia di essere ricordato solo come il secondo peggior sindaco del Paese. Oggi c’è la possibilità di staccare la spina a questa amministrazione che non ha più idee, né energia, né più un progetto per Palermo”.

11.41. Prende la parola il consigliere Fabrizio Ferrandelli del gruppo +Europa il quale si limita a un breve intervento: “Chiediamo un nuovo slancio amministrativo per la città di Palermo, sarebbe bello aprire una nuova stagione per i cittadini”.

11.35. Prende la parola il consigliere Andrea Mineo di Forza Italia che si rivolge alOrlando e afferma: “Lei ha fatto la storia di questa città, ma è arrivato il momento di voltare pagina ed è per questo che noi voteremo convintamente sì alla mozione di sfiducia”.

11.04. Prende la parola il consigliere Giulio Tantillo capogruppo di Forza Italia e vice presidente del Consiglio comunale, che insiste sulla gestione delle partecipate. “Le partecipate devono essere guidate da tecnici esperti, bisogna rifare un nuovo contratto di servizio”. Sulla vicenda delle piste ciclabili il consigliere parla di una gestione “improvvisata e vergognosa”, le decisioni sono state prese senza consultare commercianti, cittadini e associazioni di categoria. Sull’alluvione del 15 luglio il consigliere pone l’accento sulla necessità di progettare interventi di pulizia dei canali prima che arrivino le piogge. E in conclusione dice: “Non basta lasciare le deleghe agli assessori, bisogna saper guardare oltre”. “La città soffre, ha bisogno di altro, serve un vento che rivoluzioni le cose e porti una nuova era”.

10.31. Il primo a prendere la parola è il consigliere Mattaliano (Misto) che dà lettura della mozione di sfiducia. Mattaliano espone tutti punti della mozione, con cui critica l’operato della Giunta sul fronte amministrativo e della mancata consultazione del Consiglio Comunale su alcune tematiche; della gestione del personale, la mobilità e la gestione dell’azienda Amat, le criticità legate al sistema fognario e all’illuminazione pubblica; l’emergenza cimiteriale; lo stato di conservazione di impianti sportivi ed edifici pubblici. “Il consiglio Comunale non può essere passivo di fronte alle inefficienze dell’amministrazione. Continuare questo percorso continuerebbe a mortificare i cittadini, la salute e il decoro di Palermo”.

10.24: Inizia l’appello, entra in aula il sindaco Orlando insieme alla Giunta.

9.45: La consigliera comunale Marianna Caronia è assente per motivi personali ed è possibile che venga autorizzata a collegarsi da remoto. La Caronia era stata critica contro la scelta iniziale di non permettere collegamenti a distanza.

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