ROMA (ITALPRESS) – Primo big match di Serie A in arrivo per la Roma a punteggio pieno dopo le vittorie su Salernitana e Cremonese. Josè Mourinho non si nasconde e svela la formazione che intende schierare contro la Juventus all’Allianz Stadium: “Matic titolare al posto di Zaniolo”. Questo l’unico cambio rispetto all’11 visto nelle prime due uscite. L’alternativa era un utilizzo di El Shaarawy con Pellegrini arretrato, ma Mou ha optato per la doppia diga con l’ex United al fianco di Cristante. Una scelta dettata dagli ultimi infortuni che “cambiano la prospettiva della gara, Wijnaldum e Zaniolo sono due giocatori importanti e due soluzioni in meno”, spiega il tecnico che schiererà dal 1′ Paulo Dybala, decimo miglior marcatore della storia della Juventus in Serie A e pronto al ritorno da ex: “Non devo dargli consigli – spiega -. Ha la faccia da bambino, ma non è un bambino. Ha tanta esperienza, dal modo in cui ha lavorato in questi giorni non ho notato niente di diverso. Mi aspetto una partita normale, magari con un pò di emozione all’inizio”.
Sia Roma che Juventus si presentano all’appuntamento con zero reti subite, però non sarà la sfida tra grandi difese, ma “tra grandi squadre – precisa Mourinho – E’ una partita contro una delle pretendenti allo scudetto. Giocare contro una big è sempre una difficoltà, ma anche una motivazione”. Tante scintille in passato, Mourinho non ci bada: “Sono andato tante volte a Torino, domani è una in più. Non c’è però un legame con il passato e con il futuro. E’ una gara isolata”. Tra gli assenti anche Felix Afena-Gyan: “Non sarà convocato. Esiste una possibilità altissima di un suo trasferimento. Non vogliamo rischiare”, spiega Mourinho. L’attaccante ghanese classe 2003 è ad un passo dalla Cremonese e la sua partenza sbloccherebbe l’arrivo di Andrea Belotti. Un’opzione di lusso per l’attacco per affrontare al meglio i tre fronti della stagione. Oggi la Roma ha scoperto le avversarie nel girone di Europa League: Ludogorets, Betis e HJK Helsinki. “E’ una competizione difficile, ci sono squadre con un gran potenziale economico che devono vincere il torneo per evitare un disastro. Noi andiamo avanti passo dopo passo. Il girone non è facile. Il Betis è forte, ha un allenatore top. Il Ludogorets ha giocatori stranieri che migliorano la rosa. L’Helsinki non lo conosco ma il calcio del nord Europa è in crescita e giocheremo su un altro campo di plastica”, conclude Mourinho.– foto LivePhotoSport –
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