ROMA (ITALPRESS) – Il 2022 della Roma di Josè Mourinho si è aperto con due sconfitte contro Milan e Juventus. Il calendario mette ora di fronte i giallorossi contro il Cagliari di Mazzarri che al contrario le prime due dell’anno le ha vinte. Una squadra che “a fine stagione non sarà lì in fondo in classifica”, spiega Mourinho in conferenza stampa, perché “ha un allenatore di esperienza e giocatori bravi. Verrà qui a Roma per fare punti ma per noi è una gara molto importante dopo aver perso le ultime due”. Sarà una formazione a due facce quella che il portoghese dovrà schierare dal 1′ di fronte ai 5.000 (“Mi dispiace per i tifosi, per noi è praticamente uno stadio vuoto”) dell’Olimpico. Abbondanza dal centrocampo in su, emergenza in difesa. Oltre a Ibanez (squalificato), Smalling e Karsdorp vanno verso il forfait: “Non si sono allenati, come El Shaarawy (affaticamento flessore) che ha saltato una sola seduta. Ma aspettiamo l’allenamento di stasera”. Pronti quindi Maitland-Niles e Kumbulla per completare la linea a quattro con Mancini e Vina.
A centrocampo invece spazio a Veretout (squalificato Cristante) e al nuovo acquisto Sergio Oliveira: “Non mi aspettavo il suo acquisto in prestito, la società è stata brava – ha spiegato – Non ho mai fatto questo nome, quando si è presentata la possibilità, ho detto subito di sì. Ma non per questione di ruolo perché non è un regista, è un giocatore diverso ma ha la personalità e l’esperienza che cerchiamo. Lui e Maitland-Niles migliorano la nostra squadra”. C’è ancora tempo per la sessione di riparazione, ma Mourinho spiega: “Sono contento dell’operato della dirigenza perché conosco il profilo del nostro mercato. Riconosco e ringrazio il lavoro della società per migliorare la rosa. Non mi aspetto un terzo acquisto”. Sul fronte offensivo Mourinho dovrebbe schierare l’attacco titolare con Zaniolo, Pellegrini e Mkhitaryan alle spalle di Abraham. È ancora lontano invece il recupero di Spinazzola, fermo da luglio per la rottura del tendine di Achille sinistro agli Europei: “Qualche pazzo in estate ha detto che Spinazzola a novembre sarebbe stato pronto. Lo ha detto lui stesso? È un pazzo anche lui o super ottimista – ride lo special one – ma qualcuno l’ha convinto. È un infortunio impossibile da recuperare in così pochi mesi – spiega il tecnico – Se torna a maggio o a metà aprile, sarò contento. A lui dico sempre la stessa cosa: manca un giorno in meno”.
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