Gigi Proietti è morto oggi all’alba in una clinica romana, proprio oggi, il giorno dei suo 80 anno. L’attore era ricoverato da qualche giorno per uno stato di affaticamento e stava facendo accertamenti ma ieri le sue condizioni si sono aggravate.
A comunicare la morte dell’attore è la famiglia: “Nelle prime ore del mattino è venuta a mancare all’affetto della sua famiglia Gigi Proietti. Ne danno l’annuncio Sagitta, Susanna e Carlotta. Nelle prossime ore daremo comunicazione delle esequie”.
L’attore, tanto amato dal pubblico di Tv e teatro già in passato aveva sofferto di cuore.
Attore, cabarettista, comico, doppiatore, regista, insegnante di recitazione, conduttore televisivo, talent scout. Compiva 80 anni propio oggi Gigi Proietti, portento sul palcoscenico, capace di riuscire a portare ad un suo spettacolo, come con “A me gli occhi”, in tour nei teatri di mezza Italia, centinaia di migliaia di spettatori. L’anno della svolta arriva nel 1970, quando viene chiamato a sostituire niente di meno che Domenico Modugno, ritiratosi dalla produzione del musical “Alleluja brava gente” di Garinei e Giovannini. Una “botta di fortuna” come avrà modo di dire in seguito, che rappresenterà il suo trampolino di lancio. E’ anche quello l’anno in cui Monicelli lo chiama per “Brancaleone alle crociate” a interpretare Pattume, reietto colpevole di un peccato tanto ripugnante che non può essere rivelato ad orecchie umane.
Della sua spiccata romanità ne trarrà beneficio al momento in cui interpreterà un ruolo che sembra disegnato su sua misura: “Meo Patacca” di Ciorciolini. Ma la vera consacrazione arriva qualche anno più tardi, quando Steno gli affida il ruolo di Mandrake in “Febbre da cavallo”. All’inizio il film non sembrò sfondare, poi con il tempo, sostenuto da generosi passaggi televisivi, è diventato un cult movie. Saranno anni quelli in cui non si limiterà a ruoli esclusivamente comici, ma azzarderà incursioni in campi differenti: dalla commedia al dramma con qualche capatina nel dramma erotico. Passaggi disinvolti di un uomo d’arte dalla solida cultura e dalla tecnica perfetta.
Dalla metà degli anni ’70 ad oggi saranno molte le pellicole che ne accresceranno la fama, con deliziosi ruoli come in “Casotto” di Citti, “Mi faccia causa” dove ritroverà Steno, o il remake di “Febbre da cavallo”, stavolta diretto da Carlo Vanzina. Sempre di Vanzina è da ricordare un’altra commedia, “Un’estate al mare”, dove l’episodio finale in cui Proietti è un attore mezzo sordo impegnato a mettere in scena La signora delle camelie, si rivelerà così spassoso da riscattare l’intera pellicola nel complesso un po’ deboluccia. Intanto Proietti, nella sua lunga e fruttuosa carriera non ha mai disdegnato le continue “scorrerie” in teatro o nel doppiaggio. Da doppiatore ha prestato la voce a Robert De Niro, Dustin Hoffman, Charlton Heaston, Kirk Douglas, Paul Newman, Marlon Brando, Gregory Peck.
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