Morto Ennio Fantastichini, tra le ultime apparizioni a Palermo a Sky Arte

Morto Ennio Fantastichini. Se ne va un grande attore un professionista come pochi, uno di quei personaggi che con il semplice suono della sua voce regalava immagini e ambientazioni e suoni e profumi.

Come in una delle sue ultime apparizione, lo scorso ottobre al Teatro Garibaldi di Palermo. Ennio Fantastichini era stato chiamato in occasione della seconda edizione di Sky Arte, a presentare in anteprima la nuova serie I Maestri del Noir.

Interpretando le letture aveva regalato alla platea un momento di arte e di teatro come solo i grandi attori sanno fare, un’interpretazione intensa e coinvolgente che i palermitani presenti non dimenticheranno.

Morto Ennio Fantastichini: l’addio di un grande artista

Se n’è andato ieri, 1 dicembre, ad appena 63 anni Ennio Fantastichini, sconfitto dalla leucemia che lo aveva già portato al ricovero circa due settimane fa, a Napoli.
L’attore, nato nel 1955, lascia una filmografia corposa e ricca di successi, costellata non a caso di premi e riconoscimenti.

Ennio Fantastichini esordisce ad appena 15 anni in teatro, studiando a Roma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. Risale al 1982 il debutto sul grande schermo, con Fuori dal giorno, e già nel 1989 l’attore riscuote il suo primo, grande successo, partecipando a Porte Aperte di Gianni Amelio: il suo Tommaso Scalia gli farà guadagnare il primo Nastro d’argento, come miglior attore non protagonista.

Alcune delle sue interpretazioni memorabili: Ferie d’agosto del 1996, diretto da Paolo Virzì; Saturno contro di Ferzan Özpetek, nel 2007, e 3 anni dopo Mine vaganti, ancora per la regia di Özpetek, per cui si aggiudicherà il David di Donatello (per il quale era aveva già ricevuto tre nomination in passato) e il secondo Nastro d’argento per il migliore attore non protagonista.

In tantissimi lo ricordano in Rete con tweet e messaggi. “La mia mina vagante se n’è andata”, ha scritto commosso il regista Ferzan Ozpetek che l’aveva diretto in «Saturno contro» e «Mine vaganti» .