Due operai sono morti precipitando dalla piattaforma sulla quale stavano lavorando dentro una cisterna per il “sovrappieno” della diga Furore di Naro (Agrigento). Non è ancora chiaro cosa abbia provocato l’incidente; secondo una prima ricostruzione la piattaforma avrebbe ceduto.
I due lavoratori, Franco Gallo di Naro e Gaetano Camilleri di Favara, stavano svolgendo dei lavori sulla piattaforma quando, forse per un cedimento del “cestello” con il quale lavoravano, sarebbero caduti da un’altezza di circa 30 metri.
Il nucleo “Saf” dei vigili del fuoco è riuscito ad individuarli; è stato fatto scendere, attraverso una scala, anche un medico che ha accertato il decesso dei due lavoratori. Il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Agrigento ha autorizzato il recupero delle salme.
“Non si può morire di lavoro, chi ha delle responsabilità deve pagare”, ha scritto in una nota di cordoglio il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. “Sono vicino ai familiari – prosegue – sapendo che nessuna parola potrà lenire il loro dolore. Nominerò immediatamente una commissione regionale di inchiesta per accertare le responsabilità. Giustizia deve essere fatta”.
A nulla sono serviti i soccorsi dei vigili del fuoco, che hanno infatti potuto soltanto recuperare i corpi ormai senza vita dei due operai. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri della tendenza di Naro e il nucleo speleologico-fluviale dei vigili del fuoco, impegnato nel difficile recupero dei corpi dei due operai.
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