Morte Letizia Battaglia: camera ardente a Palazzo delle Aquile
Per molti palermitani è la fine di un’epoca, l’epoca che ha avuto in Letizia Battaglia una delle sue più grandi testimoni: uno dei suoi simboli e dei volti più noti. E’ morta ieri sera a 87 anni Letizia Battaglia. Nata a Palermo nel 1935 aveva iniziato la sua lunghissima carriera nel 1969 collaborando con il giornale L’Ora.
La notizia della morte è trapelata ieri sera da un post del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, grande amico personale della fotografa: “Palermo perde una donna straordinaria, un punto di riferimento. Letizia Battaglia era un simbolo internazionalmente riconosciuto nel mondo dell’arte, una bandiera nel cammino di liberazione della città di Palermo dal governo della mafia. In questo momento di profondo dolore e sconforto esprimo tutta la mia vicinanza alla sua famiglia”.
“Con la sua macchina fotografica ha combattuto per tutta la vita contro mafia e ogni genere di malaffare. Ogni scatto, una denuncia potentissima e coraggiosa. Letizia Battaglia ha raccontato, senza false ipocrisie e fuori dagli schemi, gli anni più tragici e difficili di Palermo, della Sicilia, al mondo intero. Se ne va una grande artista, una donna profondamente innamorata della sua terra. Ai familiari le condoglianze mie e del governo regionale”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
“Una donna e una fotografa eccezionale, testimone della Palermo buia e tetra segnata da stragi e omicidi e anche della Sicilia che faticosamente sta cercando di rialzarsi, affrancandosi dalla mafia: tutto questo era Letizia Battaglia, professionista e artista del vero, che il mondo ci invidiava”. Così il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, commentando la morte della famosa fotografa palermitana. “Ai familiari esprimo il cordoglio mio e del Parlamento siciliano”, ha concluso Miccichè.
“Con Letizia Battaglia se ne va una poetessa. L’unica capace di raccontare, senza dover cercare inutili rime, una Palermo di speranza e disperata.” Lo ha detto Claudio Fava, commentando la scomparsa della fotografa, avvenuta ieri sera.
“La Sicilia ieri ha perso un pezzo della sua anima: non possiamo non ringraziare Letizia Battaglia per quei suoi scatti storici, che hanno fissato indelebilmente la nostra Terra, profanata e insaguinata dall’arroganza violenta della mafia. Mi piace anche ricordare il suo impegno, una sorta di missione, a favore di donne e di bambine. A questo proposito, indimenticabile è l’immagine della piccola con la busta del pane, che ha sullo sfondo il quartiere della Kalsa. Attraverso i suoi occhi abbiamo vissuto, anche se solo metaforicamente, la sua straordinara vita. Voglio salutarla con una sua riflessione: “Ho fotografato in tutto il mondo, ma fuori da Palermo le foto mi vengono diverse. Qui c’è qualcosa che mi appartiene, o io forse le appartengo”.Grazie Letizia”. A sottolinearlo, sui suoi canali social, è l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, commentando la morte della grande fotografa Letizia Battaglia.
Letizia Battaglia se ne va pochi giorni prima che la sua storia interpretata da Isabella Ragonese in una fiction di Roberto Andò, venga trasmessa dalla Rai.
La camera ardente di Letizia Battaglia sarà allestita dalle ore 12 nell’atrio di Palazzo delle Aquile. Lo ha deciso il sindaco di Palermo di concerto con i familiari della fotografa ed ex assessora comunale. L’ingresso del pubblico sarà disciplinato secondo le direttive in materia sanitaria legate al Covid-19.