Calma e pacatezza. Questi gli ingredienti del discorso che il premier Mario Monti ha fatto alla gremita platea del Teatro Politeama a Palermo. Il premier è salito sul palco con una certa emozione nella voce ed è stato applaudito a lungo. Monti ha sottolineato che l’utilizzo dei fondi europei è uno dei suoi maggiori rimpianti e che: “Sviluppo, equità e lavoro sono i problemi principali della Sicilia, ma anche dell’Italia e dell’Europa. Il Sud – ha aggiunto – ha un grande potenziale di sviluppo”. Monti ha ricordato di avere incontrato nel pomeriggio i rappresentati dei comuni siciliani e ha evidenziato che “Il lavoro di sindaco è difficile almeno quanto quello di presidente del Consiglio. I sindaci in tutta Italia rappresentano l’interfaccia, il punto di dialogo, tra istituzioni e cittadini. Hanno un ruolo importantissimo”, ha aggiunto. “Alcuni aspetti del patto di stabilità, usciti da un anno di dramma finanziario come quello vissuto nel 2012, potranno essere riconsiderati”.
Con il suo solito savoir fair Monti ha dato una stilettata ai suoi avversari politici della Lega Nord e i sudisti di Miccichè sottolineando che: “C’è chi vorrebbe tenere al Nord il 75% delle risorse, ma trovo strano che questa proposta arrivi da un partito che si presenta in una coalizione nella quale c’è un partito che si chiama Grande Sud”. Monti ha ripetuto più volte dal palco che il debito pubblico dell’Italia è la sua spina nel fianco e ha chiarito: “Non ammiro la Germania più dell’Italia ma la Germania ha un debito pubblico inferiore al nostro e, en passant, ha risolto il problema delle Germania Est. Da noi si sono fatte politiche per soddisfare tutte la istanze, facendo il male di una categoria: i giovani”.
Incontrando i giornalisti il premier ha isposto così a chi gli chiedeva di commentare le parole di Berlusconi e Tremonti: “Voi mi citate due personalità della politica e i loro infausti presagi, due che quando erano al governo hanno creato la situazione di emergenza nella quale la politica tutta ha chiamato uno spicchio della società civile da me guidato per togliere il Paese dall’impaccio”. E a chi chiedeva un se potesse esserci un accordo dopo le elezioni tra il centro e la sinistra Monti ha precisato: “Non può esserci accordo futuro con la coalizione attuale del polo di centrosinistra, che ha una posizione sulle riforme strutturali e per rilanciare il lavoro che è profondamente diversa dalla nostra”.
Video: Monti a Palermo
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