U caliaturi, u pisciaru, u cannistratu, u picura, antichi mestieri e volti immortalati da Mario Pizzurro, un monteleprino appassionato di fotografia che ha girato la Sicilia in lungo e in largo alla ricerca di storie da raccontare attraverso i propri scatti. Fotografie in bianco e nero, sviluppate in camera oscura, nella prima metà del secolo scorso, quando il sistema digitale era ancora fantascienza. Scorci e facce di un tempo andato in mostra, da ieri, nella cripta della Chiesa di Santa Rosalia in cui è stata data a battesimo la neo associazione culturale Nika dedita proprio alla valorizzazione dell’arte video fotografica
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(Teleoccidente)
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