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di redazione
A Montelepre la condotta idrica è un colabrodo. Per strada si sprecano, ormai da anni, quantità inestimabili di metri cubi di acqua potabile, sotto l’incuria e la negligenza dell’Amministrazione Comunale. A sostenerlo è il Movimento Libero Consesso Civico che parla di conseguenze disastrose. Da un lato la carenza di sicurezza del manto stradale dove scorre a fiotto l’acqua che diventa pericolosa per la circolazione automobilistica e per l’incolumità di tutti i passanti, come nel caso delle vie Circonvallazione, Carini e Vitt. Emanuele; dall’altro la rabbia dei cittadini, davanti a questo vergognoso spreco di acqua., che si vedono recapitare bollette salatissime, da quando il servizio è stato privatizzato. Il movimento libero consesso civico rammenta che il referendum popolare ha stabilito che l’acqua deve tornare in mano pubblica ma a quanto pare la Giunta Comunale non è interessata alla soluzione della problematica, forse perché ignara del fatto che, nel 1976, a causa della carenza idrica, i cittadini di Montelepre e la Cooperativa Rinascita si sono impegnati, con viva trepidazione e con grandi sacrifici, soprattutto economici, a trivellare il ‘Pozzo Cippi’ e grazie alla tenacia di essi, e soprattutto alla compattezza delle donne Monteleprine, oggi non soffriamo la sete. Le lotte ed i sacrifici di quegli anni ‘ prosegue la nota – sono stati vanificati dalla sciagurata scelta, dell’Amministrazione Comunale, di cedere il servizio acqua alla Società Acque Potabile Siciliana, oggi in liquidazione e prossima al fallimento, che dal 2007 gestisce il bene prezioso dei Monteleprini. Le perdite d’acqua per le strade del paese e il caro bolletta, giacciono sotto l’indifferenza, il disinteresse e l’incocludenza dell’attuale Amministrazione, che nulla fa per togliere la gestione alla società privata. Il Movimento Consesso Civico auspica che l’Amministrazione Comunale non rimanga sorda a questo ulteriore appello dei cittadini di Montelepre e provveda pure a rendere pubblici i risultati degli esami batteriologici sullo stato di salute della nostra acqua. In un altro documento, lo stesso movimento civico, interviene sulla problematica della chiusura al traffico della strada Provinciale SP 1 che collega il paese al capoluogo siciliano. Al di là dell’intervento formale iniziale nell’immediatezza dei fatti che hanno determinato la chiusura della strada, secondo i firmatari del documento non si registrano azioni significative. Il Movimento Libero Consesso Civico chiede all’Amministrazione di attivare ogni azione amministrativa e legale contro la Provincia di Palermo per il ripristino dell’accesso alla strada SP1, mettendola in sicurezza, rimuovendo tutti i detriti ed i rifiuti pericolosi abbandonati lungo il percorso da balordi ignoti, anche a causa dei mancati controlli tempestivi da parte degli Enti preposti. La replica del sindaco di Montelepre Giacomo Tinervia, su entrambi gli argomenti non si fa attendere. Da 15 giorni inviamo lettere di protesta all’Aps e per conoscenza al Prefetto di Palermo e ai carabinieri di Montelepre per le perdite idriche che interessano il nostro territorio. Se entro un paio di giorni non interverranno per riparare la condotta ‘ prosegue Tinervia ‘ impediremo agli operai dell’Aps di manovrare gli impianti e ce ne riapproprieremo con forza. Ho già contattato alcune ditte locali per intervenire a nostre spese per poi richiedere i danni ad Aps che già deve rimborsare costi sostenuti dall’ente locale che spesso si è ritrovato a sostituire la società privata in liquidazione. Inoltre, aggiunge il sindaco di Montelepre Giacomo Tinervia, abbiamo già dato mandato ai nostri di legali per riappropriarci della rete idrica. Intanto, pare che solo qualche ora fa, l’Aps sia intervenuta per correre ai ripari. Per quanto riguarda la Sp1 ‘ conclude Tinervia ‘ siamo stati i promotori di diverse conferenze di servizi e auspichiamo che la Provincia investa nel più breve tempo possibile i fondi già stanziati per rimettere in sicurezza l’importante arteria viaria.
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