MONREALE: ARRESTATO DAI CARABINIERI PER TENTATO OMICIDIO

Sono stati i Carabinieri della Stazione di Monreale a notificare in carcere un altro ordine di custodia cautelare in carcere per tentato incendio e tentato omicidio a un monrealese cl. 80, pluripregiudicato e detenuto all’Ucciardone.

Sono stati i Carabinieri della Stazione di Monreale a notificare in carcere un altro ordine di custodia cautelare in carcere per tentato incendio e tentato omicidio a Davide ADIMINO, monrealese cl. 80, pluripregiudicato e detenuto all’Ucciardone per il tentato omicidio di Andrea Rusticano, cui cercò di dar fuoco davanti al Bar Arcobaleno di via Pietro Novelli a Monreale il 18 novembre.

I fatti risalgono al 30 ottobre scorso, quando Adimino ebbe un diverbio all’interno della pizzeria Sileno di via Garibaldi con un avventore; si intromise il gestore che cercò di calmare gli animi e, non riuscendo nell’intento, si vide costretto ad allontanare Adimino dal locale.

L’Adimino si allontanò promettendo vendetta: “ora torno con mi cumpare”, disse, e si presentò poco dopo con una tanica da 4 litri piena di benzina, che rovesciò sul pavimento del locale e addosso allo sventurato che lo aveva allontanato poco prima, tirando poi fuori l’accendino.

Solo l’intervento di alcuni avventori riuscì a impedire il peggio, con l’accendino sfilato di mano al piromane giusto in tempo e la chiamata ai Carabinieri che, intervenuti, trovarono il gestore a torso nudo ancora sporco di benzina e mezzo accecato per quella buttatagli in faccia; nessuna denuncia però per l’accaduto da parte della persona offesa.

Data la procedibilità d’ufficio i Carabinieri della Stazione di Monreale hanno con estrema perizia ricostruito la dinamica del fatto incrociando le dichiarazioni dei presenti e degli intervenuti, il referto medico della vittima e quanto repertato all’epoca del fatto e dando così all’Autorità Giudiziaria, una visione completa pienamente condivisa dalla stessa, degli accadimenti che quella sera stavano per costare il locale e, soprattutto, la vita.

Analogo modus operandi in entrambi gli episodi per i quali si è proceduto contro di lui, medesima follia e stessa premeditazione degli intenti.