Altre cinque unità cinofile affiancheranno i tre “colleghi” alternandosi durante i fine settimana estivi. È previsto, infatti, oltre a una postazione fissa con gazebo accanto a una delle torrette di salvataggio, il pattugliamento costante di tutto il litorale.
“Mondello è la prima spiaggia della Sicilia a dotarsi di unità cinofile per la sicurezza in mare – precisa Marcello Consiglio, referente della sezione siciliana della Sics, la Scuola italiana cani salvataggio – e questo servirà non solo a garantire i bagnanti nei momenti di maggiore affluenza, ma anche a far conoscere i nostri cani e il loro lavoro. Peraltro, già nel 2010, insieme alla Mondello Italo Belga avevamo organizzato una presentazione in spiaggia, con una dimostrazione di quello di cui questi cani sono capaci”.
Merlino è un Golden retriever di 4 anni, che è già stato insignito a Roma dell’Oscar per la sicurezza in mare per aver salvato sette persone, tra cui due bambini; Artù è un pastore del Bernese, di 2 anni e mezzo; Seline è un labrador nero di 2 anni e mezzo. Gli altri baywatch a quattro zampe, tutti Golden retriever sono Kalì, che ha 2 anni e mezzo; Sean, che ha 5 ann; Kira di 2 anni e mezzo; Maya 3 anni e Akira di 2 anni e mezzo.
“Sono molto soddisfatto di essere riuscito, finalmente, a portare questi simpatici baywatch a Mondello – sorride Gianni Castellucci, amministratore delegato della Mondello Italo Belga – La loro presenza, a fianco dei quaranta professionisti che garantiscono la sicurezza giornaliera della spiaggia rende l’atmosfera più allegra! E poi siamo sempre attenti ai possibili miglioramenti del nostro servizio e i cani bagnini sono un inedito dalle nostre parti”.
È importante sottolineare che i cani, proprio come i colleghi umani della Mondello Italo Belga, sono dei professionisti, con un addestramento specifico.
“Le nostre unità cinofile seguono un corso di addestramento di nove mesi – continua Consiglio – al termine del quale vengono sottoposte a una prova finale per il rilascio del brevetto che ha validità annuale. L’aspetto più importante è che cani e padroni vanno a scuola insieme, fanno tutto insieme. L’intesa deve essere massima: devono capirsi con uno sguardo, perché in emergenza non c’è tempo da perdere e non devono preoccuparsi l’uno dell’altro, ma sapere di poter contare sull’aiuto reciproco. Per questo motivo il cane non può e non deve mai andare in mare da solo, perché non è in grado di valutare i segnali e il livello di pericolosità”.
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