Modica (Rg), 7 dic. – Sequestro di persona e tentativo di estorsione. Questa l’accusa che ha portato all’arresto di un imprenditore di Città di Castello, nel Perugino, A.P., 51 anni e della moglie A.C., 45 anni. Entrambi sono ritenuti i mandanti di una spedizione punitiva nei confronti di un imprenditore di Modica, nel Ragusano, e di un suo dipendente che nel maggio scorso furono sequestrati e malmenati per essere convinti a pagare 8.500 euro per una carotatrice commissionata nel 2002 alla ditta umbra.
Oltre ai due coniugi sono stati arrestati, con la stessa accusa, due persone di Gela, in provincia di Caltanissetta, che avrebbero fatto parte del gruppo di quattro persone che portò a termine la spedizione punitiva.
I particolari dell’operazione sono stati illustrati durante una conferenza stampa nella Procura della Repubblica di Modica dal procuratore Francesco Puleio e dal Questore di Ragusa Giuseppe Gammino. I provvedimenti restrittivi, emessi dal gip del tribunale di Modica, sono stati eseguiti al termine di indagini coordinate da Puleio e dirette dal sostituto Gaetano Scollo.
L’imprenditore modicano raccontò agli agenti che i quattro lo avevano messo in contatto telefonico in vivavoce con l’imprenditore e la moglie e che quest’ultima, alla richiesta di conoscere i motivi dell’aggressione e del sequestro, aveva fatto riferimento alla fattura del macchinario.
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