Palermo

Mobilità: Cobas chiedono tavolo tecnico al Comune di Palermo e all’Amat

“I progetti d’autunno sulla mobilità cittadina, recentemente illustrati dall’assessore Iolanda Riolo, non ci convincono: non solo per la tempistica, ma soprattutto perché non sembra che siano legati ad una strategia complessiva”. È quanto afferma Carlo Cataldi, coordinatore regionale dei Cobas Lavoro Privato settore Trasporti, che chiede al più presto un tavolo tecnico con l’amministrazione comunale e l’Amat.

“Si convochino le parti sociali”

“L’assessore Riolo e il presidente Gristina – dice Cataldi – convochino le parti sociali, affinché qualsiasi iniziativa che riguardi la mobilità possa essere condivisa e avvalersi del contributo di chi lavora nel settore dei trasporti. Al di là degli annunci a mezzo stampa, ci domandiamo in che modo il Comune, socio unico di Amat, voglia potenziare le linee centrali visto che l’azienda sconta una carenza cronica di mezzi”.

“Come vuole l’assessore Riolo portare a termine entro l’anno i suoi progetti se, a dichiararlo è lei stessa, il bando per l’acquisto di 33 nuovi bus verrà sbloccato a novembre? Oggi – prosegue Cataldi – circolano 180 vetture circa al giorno e molte zone periferiche sono rimaste ‘scoperte’ in seguito al taglio delle linee deciso lo scorso anno da Amat e Comune. L’assessore Riolo vuole forse ‘sacrificare’ ulteriormente le periferie? Per quanto riguarda la Ztl, ogni ipotesi d’ampliamento non può non passare da un incremento dei bus e da una razionalizzazione dei parcheggi. Speriamo che Comune ed Amat possano fugare presto i nostri dubbi”.

Un errore la soppressione della linea 806

A detta dei Cobas, il tavolo tecnico dovrebbe servire anche a rivedere percorsi e linee dell’intera rete urbana. “Non è più tollerabile che in una città a vocazione turistica – aggiungono Giuseppe Rizzo e Piero Giaimo, componenti del direttivo regionale dei Cobas – in autunno venga soppressa la linea 806, che collega il centro a Mondello. Così come non è possibile sostenere linee a lunga percorrenza, come la numero 100 (Oreto-Tommaso Natale), che si perdono letteralmente nel traffico e non mantengono una frequenza regolare. Ecco perché, in attesa che arrivino i nuovi bus, occorre riprogrammare anticipatamente linee e percorsi affinché si possano colmare i tragitti oggi scoperti e integrare al meglio il gommato con le linee tramviarie”.

“Rinnoviamo infine all’Amat – concludono Rizzo e Giaimo – l’appello a ripensare le politiche sulla vendita di biglietti e abbonamenti. Non è più rinviabile la reintroduzione dell’app per i ticket e un’attività di promozione che incoraggi l’uso degli autobus. Non è solo una questione di prezzo: il servizio di trasporto pubblico s’incentiva con un’offerta coerente e rispondente alle reali esigenze dell’utenza”.

Redazione

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