Misure anti-Coronavirus a Messina, stop al lotto nei tabacchi
Misure anti-Coronavirus a Messina. Il sindaco di Messina Cateno De Luca ha pubblicato una nota in cui comunica i nuovi provvedimenti adottati per contrastare il contagio dal nuovo Coronavirus in città.
Misure anti-Coronavirus a Messina, sospesa la vendita di gratta e vinci. Le slot machine dovranno rimanere spente
La prima ordinanza approvata dall’amministrazione comunale messinese riguarda i tabacchi. Secondo quanto contenuto nella nota, il sindaco dispone che “per la durata del Dpcm sul coronavirus, nei locali in cui si svolgono attività miste, come i tabacchi “ci sia l’immediata sospensione di tutte le tipologie di gioco lecito con vincita in denaro”. Vengono sospese quindi la vendita di gratta e vinci, e non si potrà più giocare al lotto e al superenalotto. Sospese anche le slot machine, che non dovranno essere in funzione. I tabacchi rimarranno aperti per le altre attività, come la vendita di sigarette. Le misure rimarranno in vigore fino al 3 aprile.
La seconda ordinanza regola invece le attività di volontariato in ambito urbano. Si prevede infatti che i volontari che si occupano di distribuzione dei pasti, di gestione delle case di accoglienza e di trasporto di sanitari e infermi devono osservare tutte le raccomandazioni sanitarie per il contenimento del contagio, come l’utilizzo di dispositivi di protezione (mascherine e guanti) e le distanze di sicurezza.
Necessaria la disinfezione di mani e superfici, mentre i volontari e tutti gli operatori dovranno assicurarsi che i locali di accoglienza debbano essere ben ventilati. La distribuzione dei pasti non sarà consentita oltre le 18:30, e bisognerà evitare strette di mano e abbracci. Misure di responsabilità, per continuare ad aiutare i più bisognosi anche nella situazione di emergenza sanitaria.
Le ordinanze dell’amministrazione messinese vanno ad integrare le misure previste dal decreto ministeriale #restoacasa che ha imposto delle limitazioni alle attività commerciali e agli spostamenti personali non strettamente necessari su tutto il territorio nazionale.