Ministro Centinaio al Cooking Fest. Il Ministro per le Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio, è intervenuto ieri al 30° Congresso nazionale delle Federazione Cuochi Italiani, che si sta svolgendo in questi giorni a Catania, ha parlato di interventi in campo agricolo a livello nazionale e nello specifico per l’agricoltura siciliana, ad iniziare proprio dai rimborsi sperati ed attesi dagli agricoltori catanesi in seguito alle alluvioni dello scorso ottobre.
Notizia di una decina di giorni fa è l’approvazione della proposta di declaratoria per il riconoscimento dello stato di calamità naturale raggiunta dall’assessore regionale Edy Bandiera.
Rimane quindi da trasmetterla al Ministero presieduto da Centinaio. “Stiamo aspettando di capire lo stato di calamità naturale da parte della Regione, l’obiettivo che abbiamo è quello di andare sul posto a vedere anche noi, qual è la situazione: compito del sottoscritto e del governo è quello di aiutare tutti i nostri cittadini che hanno subito dei danni da calamità naturale.”
L’argomento era diventato di attualità nei giorni scorsi, proprio in seguito alle prime notizie provenienti dalla Cina, per effetto dei nuovi protocolli per l’esportazione di agrumi freschi firmati con la Cina in occasione della visita di Ji Jinping in Italia.
Protocollo che vede proprio Catania protagonista, con l’esportazione di arance rosse, nelle due varietà Tarocco e Moro, entrambi coltivati nella Piana di Catania, e commercializzate dalla catanese Oranfrizer, che ha fatto da apripista, trasportando via nave le arance rosse giunte due giorni fa in Cina.
Anche il gruppo cinese Alibabà si sta occupando della commercializzazione delle arance rosse posizionate in una fascia di mercato premium, di alta qualità, e distribuite a partire dalle prossime settimane, inizialmente tramite Mr Fresh di Tmall, una dei marketplaces on line del Gruppo che conta 637 milioni di consumatori cinesi attivi, e Freshippo, catena di supermercati “New Retail” del gruppo Alibaba.
Anche il palermitano, Michele Geraci, sottosegretario allo sviluppo economico, ha postato su Twitter in questi giorni, degli screenshoot, che fotografavano il tutto esaurito con conseguente aumento dei prezzi dai 0,24 € iniziali (circa 30 Yen) ai 0, 32 € (circa 40 Yen) al chilo, effetto del rincaro dovuto all’aumento della domanda.
Centinaio ha anche fatto un bilancio degli strumenti predisposti dal Ministero per aiutare le aziende del settore enogastronomico. “Gli aiuti che noi stiamo dando in questo momento sono aiuti di tipo economico, perché sono aiuti di filiera, noi abbiamo messo a disposizione 500 milioni di euro, per la filiera alimentare di tutta Italia, abbiamo messo a disposizione anche un miliardo di euro per quanto riguarda le infrastrutture irrigue, ed infine abbiamo messo a disposizione 90 milioni di euro per quanto riguarda la promozione del nostro paese in giro per il mondo e poi per le aziende, per esempio le aziende vitivinicole, pensiamo anche all’ OCM vino, dove noi andiamo a finanziare il 50% delle spese della promozione, quando le aziende nostre vanno a promuoversi.”
Il decreto Centinaio, in materia di OCM (Organizzazione Comuni dei Mercati) Vino paesi terzi è stato approvato due giorni fa e prevede contributi a fondo perduto pari al 50% per le spese relative alla promozione del vino all’estero.
Il decreto definisce le norme per l’implementazione della misura di sostegno alla promozione dei prodotti vitivinicoli verso i paesi terzi. Ha continuato il Ministro, “per quanto riguarda la Sicilia, sono state poche le aziende siciliane, che hanno beneficiato e che hanno chiesto di avere quei contributi, forse perchè non ne hanno bisogno, anche se non lo ritengo possibile. Il compito che ha il ministero è anche quello di aiutare gli imprenditori siciliani a costruire meglio i progetti.
Centinaio, ha concluso, ringraziando la FIC (Federazione Italiana Cuochi) per l’invito. “Io penso che compito di un Ministro dell’agricoltura, che si occupa anche di Turismo sia quello di valorizzare quelli che sono i nostri ambasciatori in giro per il mondo”.
“La Federazione italiana cuochi – conclude il inistro – per me è più di tutti, più di tanti altri, sinonimo di riconoscimento, di promozione di valorizzazione di quello che è il Made in Italy, di quello che è il nostro territorio, di quello che è la produzione agricola, di quello che arriva dalla nostra pesca, e dal nostro allevamento.
E quindi essere qua è un riconoscimento del lavoro che stanno facendo, del lavoro che hanno fatto, ma soprattutto di quel accordo che ci permetterà in futuro di poter andare in giro per il mondo un po’ più consapevoli del fatto che l’Italia è un grande Paese e che ha delle eccellenze, perché molto spesso noi ce lo dimentichiamo”.
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