PALERMO. Il giudice Nino Di Matteo sarà ascoltato domani (mercoledì 21 gennaio) in commissione antimafia all’Assemblea regionale siciliana. Un incontro richiesto da tempo dai componenti della commissione del M5S, Giorgio Ciaccio e Stefano Zito, si legge in una nota dei Cinque stelle all’Ars, “per capire se è possibile fare qualcosa per migliorare la sicurezza del magistrato, alla luce delle ripetute minacce arrivate nei suoi confronti e per esprimergli di persona la piena solidarietà della commissione”.
Il M5S Stelle da tempo chiede, prosegue la nota, l’assegnazione al magistrato del bomb jammer, uno strumento capace di disinnescare i telecomandi che azionano gli ordigni esplosivi, ‘stoppato’ da presunti potenziali ‘effetti collaterali’, che rischierebbero di mettere fuori uso importanti apparecchiature nel suo raggio d’azione, pace maker compresi. Recentemente, però, una risposta del sottosegretario alla Difesa ad una interrogazione del M5S al Senato, ha ‘riabilitato’ l’apparecchiatura, sostenendo, in sostanza, che non è pericolosa.
Un intervento sulla sicurezza del giudice Di Matteo da parte della commissione antimafia e del Parlamento siciliano, conclude la nota dei Cinque stelle all’Ars, era stato sollecitato anche dal capogruppo del M5S, Valentina Zafarana, con una lettera indirizzata a Musumeci e ad Ardizzone e per conoscenza anche al Procuratore generale e al prefetto di Palermo.
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