Minacce a Giorgia Meloni, solidarietà di Matteralla e Schifani
Ieri a Roma si è svolta come ogni anno, nel quartiere Montesacro, la commemorazione per la morte di Valerio Verbano, militante della sinistra extraparlamentare ucciso nel 1980. Il corteo, come sempre, ha attraversato il quartiere e avrebbe lasciato sul percorso scritte e insulti diretti alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Sarebbe anche stato bruciato un manichino con le sembianze della premier.
Oggi è intervenuto sulla vicenda anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Si assiste a una intollerabile serie di manifestazioni di violenza: insulti, volgarità di linguaggio, interventi privi di contenuto ma colmi di aggressività verbale, perfino effigi bruciate o vilipese, più volte della stessa Presidente del Consiglio, alla quale va espressa piena solidarietà”.
Il capo dello Stato lo ha detto al Quirinale incontrando un gruppo di studenti e rispondendo ad alcune loro domande. “Il confronto politico, la contrapposizione delle idee e delle proposte, la competizione, anche elettorale ne risultano mortificate e distorte. Ne viene travolta la dignità della politica che scompare, soppiantata da manifestazioni che ne rappresentano la negazione. Mi auguro – ha concluso Mattarella – che la politica riaffermi sempre e al più presto la sua autenticità, nelle sue forme migliori”.
Le parole di Renato Schifani
“La violenza e le minacce non fanno parte del confronto democratico. Per questo motivo vanno sempre condannate senza se e senza ma. La manifestazione nella quale è stato bruciato un manichino con le sembianze del presidente del Consiglio è certamente frutto dell’attuale clima di veleni. Il mio auspicio è che si possa tornare presto a un dibattito civile e sereno che guardi esclusivamente agli interessi del Paese. Alla premier Giorgia Meloni giunga la mia solidarietà personale e quella dell’intero governo regionale”.