MILANO- L’imprenditore trapanese Vito Nicastri, definito il “re” dell’eolico e ritenuto dagli inquirenti siciliani in rapporti con il superlatitante di mafia Matteo Messina Denaro, è stato condannato dal Tribunale di Milano a 4 anni di carcere per omessa dichiarazione fiscale e truffa ai danni dello Stato. I giudici hanno disposto la confisca di circa 10,8 milioni di euro, tra cui 5,6 milioni direttamente riconducibili a Nicastri.
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