dall’inviato Paolo Riva
La sfida tra Milan e Catania è di quelle che guardando la classifica lasciano pochi dubbi all’immaginazione: da un lato i rossoneri arrivano dal loro miglior momento stagionale e vedono, in caso di vittoria, la zona Europa League a soli 3 punti; dall’altro il Catania ha chiuso il suo rapporto con Maran, che nel momento decisivo della corsa salvezza non è riuscito a dare la scossa decisiva al squadra.
È un Catania nuovo, sconosciuto, quello guidato da Pellegrino che si presenta alla “scala del calcio” con un 5-3-2 iniziale con davanti Leto e Bergessio, supportato da un centrocampo ricco di gambe e fantasia con Barrientos, Lodi e Plasil e Rinaudo davanti alla difesa pronto a supportare la coppia centrale Rolin e Spolli.
L’inizio è di quello che non ti aspetti, con un Milan abbastanza timido e lungo in campo, come spesso gli accade, ed un Catania leggermente coraggioso che si fa vedere dalle parti di Abbiati più volte, soprattutto dopo una clamorosa “combo” di calci d’angolo che portano tra i piedi di Barrientos e Spolli due occasioni per portarsi in vantaggio. Quando sembra che la pressione catanese possa portare ad un insperato vantaggio, ecco il gol del Milan che non ti aspetti: Montolivo da più di 30 metri fa partire un missile a rasoterra che si infila tra le mani di Andujar, decisamente in ritardo nell’intervento, e il palo: un immagine di precisione balistica che vale il vantaggio rossonero al 23 minuto.
Da quel momento il Catania, nel frattempo più aggressivo con un 4-3-3 che libera l’estro del trio argentino, non si fa più vedere, subendo costantemente il gioco del Milan che si fa sotto in più occasioni con tutta la sua potenza offensiva (punizione di Balotelli e le numerose giocate di Taarabt). Per il Catania solo 2 ammonizioni per Rolin (diffidato) e Barrientos.
Nel secondo tempo le squadre rientrano in campo con gli stessi 11, con un copione che non sembra cambiare dal termine del primo tempo: Milan alla ricerca del secondo gol e Catania pronto a ripartire. I 15 minuti del primo tempo in tinta rosso azzurra non si vedono, ma considerando un Milan che sembra non aver voglia di chiudere il match, Pellegrino rischia un po’ di più modificando il sistema di gioco in un 3-4-3 mettendo in seria difficoltà gli esterni difensivi rossoneri che se la vedono molto brutta tra il 20esimo e il 30esimo minuto del secondo tempo.sembra di rivedere il quarto d’ora del primo tempo quando un nervoso Rinaudo stende a centrocampo Mexes: già ammonito precedentemente finisce in anticipo negli spogliatoi. Insieme a lui se ne vanno, probabilmente, anche le speranze del Catania di recuperare la partita: nemmeno l’assalto finale va a segno e con lui svaniscono le possibilità di replicare l’impresa di un paio di mesi fa di strappare un insperato pareggio contro l’Inter.
RETI: Montolivo al 23 PT
MILAN: Abbiati; Bonera, Mexes, Rami, Costant (Emanuelson al 77); Montolivo, De Jong; Poli (Abate al 74), Kakà (Pazzini al 87), Taarabt; Balotelli.
CATANIA: Andujar; Gyomber, Spolli, Rolin, Monzon; Rinaudo, Lodi, Plasil (Isco al 77); Leto (Castro al 59), Barrientos, Bergessio (Boateng al 82).
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