MigrArti Palermo, festa per tutti tra musica danza e colori dal mondo
MigrArti Palermo. Un palcoscenico per le storie e gli artisti immigrati che vivono nel nostro Paese. E’ il Premio nazionale MigrArti che quest’anno, per la sezione spettacolo, si svolgerà proprio a Palermo.
Il via alla manifestazione sarà il 23 novembre, la finalità è far conoscere le varie culture che convivono in Italia attraverso i linguaggi della cultura: musica, teatro, arte. Il Premio MigrArti è promosso dal Ministero per i beni e le attività culturali (MiBAC).
Un progetto che intendente valorizzare la pluralità e il dialogo coinvolgendo le comunità di immigrati stabilmente residenti in Italia e, in particolare, i giovani di seconda generazione.
Il Premio per la sezione “Spettacolo”, quest’anno si realizzerà proprio a Palermo Capitale Italiana della Cultura. La manifestazione è già iniziata il 21 novembre con l’anteprima “Aspettando MigrArti”, un laboratorio didattico di percussione “Sabarr de Rua” a cura di Diouf DouDou, artista migrante residente a Palermo, che illustrerà la sequenza di ritmi musicali africani.
Giovedì 22 novembre allo spazio Tre Navate dei Cantieri della Zisa, lo stesso artista di origine senegalese ha racconatato la sua “Africa” e le ragioni di chi lascia il proprio paese in cerca di un futuro migliore.
Alla presentazione ufficiale di oggi interverranno: Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo; Andrea Cusumano, Assessore alla Cultura del Comune di Palermo; Paolo Masini, ideatore e coordinatore progetto MigrArti; Alessandro Pontremoli, Università degli studi di Torino – Dipartimento di studi umanistici, membro Commissione MigrArti; Mauro Valeri, sociologo e psicoterapeuta esperto di antidiscriminazione, membro Commissione MigrArti; Ibrahima Kobena, presidente Consulta delle Culture di Palermo; Anna Maria Rita Culotta, Area Promozione Umana – Caritas diocesana di Palermo; Padre Enzo Volpe, parroco del centro salesiano Santa Chiara. Modererà l’incontro la giornalista Filippa Dolce.
MigrArti Palermo: la cerimonia d’apertura
La cerimonia di apertura del “Premio MigrArti 2018”, si terrà oggi alle 18,30 con l’Orchestra infantile “Quattro Canti” dell’associazione Talita Kum che segue “El Sistema” venezuelano di Antonio Abreu: 50 piccoli musicisti di sette diverse nazionalità, diretti da Pietro Marchese.
Si resta ai Cantieri ma ci si trasferisce allo Spazio Franco alle 20.30 per “Volver”, scritto e diretto da Giuseppe Provinzano, che ha vinto il Premio Dante Cappelletti alle arti sceniche e nel 2018 il bando MigrArti.
“Volver” è la storia di Nico e di Rosetta, fratelli siciliani che hanno dovuto lasciare in fretta una famiglia al limite della povertà per catapultarsi nel Nuovo Mondo: in Argentina Rosetta si integra, Nico no e risponde alle promesse del Fascismo. Il nuovo allestimento vede in scena soltanto i giovani attori migranti della Compagnia Amunì.
Alle 21,30, lo spettacolo vincitore, “Discriminazioni. Non siamo Baobab”, scritto e diretto da Patrick Duquesne del Collectif Libertalia. La storia di Alice e Saïd e la piccola Lucy, e il loro confronto con un gruppo di clandestini. In scena nove attori e attrici di altrettante origini diverse, Somalia, Belgio, Guinea, Camerun, Italia, Costa d‘Avorio, Egitto, Colombia, Gambia.
Alle 23, concerto del gruppo senegalese Bookundal , mentre in sala Perriera si proietterà il video “Sicilia Diwaan. La Sicilia è la mia casa”di Djìbril kebe, Marzia Mete, Roberto Scarpetta. La rassegna continuerà anche sabato con video, percussioni, e i due altri spettacoli finalisti, “Maqeda” di Atse Tewodros Project e “Dimmi Ep” di Andrea Merendelli. Si chiude domenica mattina con la premiazione e una Festa della Cittadinanza Universale.