Migranti libici sbarcati a Catania, fermati quattro presunti scafisti
In esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dalla Procura Distrettuale di Catania, la Polizia e la Guardia di Finanza hanno fermato quattro libici gravemente indiziati dei reati di associazione a delinquere e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in relazione allo sbarco di 21 migranti (di nazionalità prevalentemente libica) partiti dalle coste libiche e giunti presso il Porto di Catania nella sera di venerdì 3 novembre a bordo della nave della marina militare italiana “Scirocco”.
Migranti, collaborazione della Marina militare
Prezioso è stato il contributo fornito dalla Marina Militare, impegnata nel Mediterraneo Centrale nell’operazione Mare Sicuro con un dispositivo aeronavale attualmente composto da quattro unità navali e che annovera tra i suoi compiti la deterrenza ed il contrasto ad organizzazioni dedite a traffici illeciti, tra i quali spicca il traffico di esseri umani.
Il 2 novembre scorso la fregata Carlo Bergamini è intervenuta nel soccorso di un’imbarcazione in difficoltà con circa dieci migranti a bordo al largo delle coste libiche, l’equipaggio dell’elicottero in dotazione è stato in grado di osservare, come risulta dalle relative annotazioni di servizio, la presenza di una seconda imbarcazione vicina alla prima, che dopo aver fatto trasbordare su quest’ultima altri sette migranti, tentava di allontanarsi.
Esercitando tempestivamente le proprie competenze di polizia giudiziaria in alto mare, il comandante della nave Bergamini, coordinandosi con la Procura distrettuale, ha fatto salire a bordo gli occupanti della seconda imbarcazione, sospetti facilitatori dell’immigrazione clandestina.
Dopo averli trasferiti sulla fregata Scirocco, direzione Catania, li ha messi a disposizione della Procura che ha disposto il fermo.
Si tratta di Moahmmad Abdelhafid (cl.1990), Abdalbari Hasan (cl.1982), Alì Tarok (cl.1990) ed Alì Osama (cl.1989).
Polizia di Stato e Guardia di Finanza di Catania hanno proceduto anche al sequestro di due telefoni cellulari e di un apparato GPS portatile. I 4 libici fermati sono stati rinchiusi presso la casa circondariale Piazza Lanza.