“Palermo va ripensata perché così com’è non risponde alle esigenze di chi la vive, in tal senso i fondi in arrivo sono un’opportunità per costruire senza spartizioni ma con lungimiranza. Palermo non ha debiti, ha un disavanzo dovuto alla mancata riscossione dei tributi locali”, dice Franco Miceli, “il Patto con il governo centrale terrà conto dei meccanismi che verranno attuati per risollevare la città”.
E continua “Questi cinque anni saranno determinanti per la rinascita di Palermo: stanno passando degli importanti treni e dobbiamo essere pronti non solo a salirci ma anche a guidarli”, dice in riferimento a Pnrr e Po-Fers 2021/27. “Perché Palermo cresca e si risollevi serve la capacità di operare scelte lungimiranti, servono competenze, serve una macchina amministrativa efficiente e serve la partecipazione che si attua in questo caso attraverso Tavoli permanenti di confronto con le professioni”, continua.
“La scommessa con noi stessi è utilizzare al meglio le molte risorse in arrivo e cambiare il volto della città perché risponda alle esigenze di chi la abita”.
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