Palermo, 27 giu. – “Chiedo scusa alla famiglia Falcone e alla città di Palermo”. Scoppia in lacrime in conferenza stampa Fabrizio Miccoli, il bomber rosanero sotto inchiesta per estorsione e finito nella bufera per l’intercettazione “quel fango di Falcone”.
“Ho telefonato alla signora Falcone e mi ha detto parole bellissime. Mi ha detto di chiedere perdono alla citt’ di Palermo, non a lei ma a tutta la citt'”, dice Miccoli davanti ai giornalisti, spiegando che ”sono uscite cose che non penso. Io non sono mai stato mafioso ma solo un calciatore”. E nel futuro ”spero di poter anche essere testimonial della legalit'”.
A pi’ riprese Miccoli ripete le sue scuse durante la conferenza stampa. “Sono qua davanti a tutti. Ho chiesto scusa a tutti per quello che ‘ uscito. Mi auguro solo che i tifosi capiscano che persona sono e che si ricordino ci’ che ho fatto per questa maglia. Non chiedo che mi perdonino subito ma pi’ avanti con i fatti che dimostrer'”.
Il bomber rosanero è stato per ore interrogato dai pm di Palermo. Miccoli ‘ accusato di concorso in estorsione ed accesso abusivo al sistema informatico. Secondo l’accusa avrebbe chiesto l’aiuto di Marco Lauricella, figlio del boss mafioso della Kalza per recuperare delle somme di denaro da alcuni creditori.
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