Miccichè: “Variazioni di bilancio per salvare gli stipendi di 4 mila famiglie”

Il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, al termine della lunga seduta d’Aula, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha ricordato che “il governo ha inviato la legge di variazione di bilancio tardivamente a causa dell’intoppo con la Corte dei Conti”.

Il presidente ha sottolineato che “la legge prevede che “le variazioni” debbano essere approvate entro il 30 novembre, ma essendo i tempi troppo stretti ho chiesto alle opposizioni di essere collaborative, cercando di comprimere il dibattito nelle commissioni”.

Gianfranco Miccichè: “4 mila persone non possono essere lasciate senza soldi sotto Natale” 

“Ho stigmatizzato l’atteggiamento del governo – ha aggiunto il presidente – ma non ho deciso alcunché, se non dopo aver sottoposto il problema alla conferenza dei capigruppo, cercando di trovare una soluzione condivisa da tutti. Sia il Pd che i 5 Stelle, in conferenza dei capigruppo hanno votato contro la mia proposta ma senza clamore, cosa che invece hanno fatto in aula”.

“In ogni caso – ha continuato Miccichè – il mio atteggiamento è stato lineare. Se si fosse trattato di un ddl qualsiasi non avrei certamente forzato i tempi regolamentari. Trattandosi, però, delle variazioni di bilancio, cioè norme che permettono di stanziare  le risorse necessarie per gli stipendi di 4 mila persone – che non possono essere lasciate senza soldi sotto Natale – sono sicuro di avere adottato, in conferenza di capigruppo, la migliore soluzione, nonostante l’opposizione abbia votato contro. Tra l’altro – ha concluso – nel testo del governo c’erano due norme che ho stralciato perché prevedevano nuove spese. Continuo a ritenere il mio comportamento corretto, equilibrato e lineare, affinché l’Assemblea possa andare avanti e consentire ai Pip, ai dipendenti della Resais e a quelli delle riserve naturali di ricevere gli stipendi”.