“Abbiamo seguito e continuiamo a farlo con forte preoccupazione, la vicenda di 85 ex lavoratori messinesi della Servirail Wagons Lits, che prestavano in appalto per Trenitalia, l’attività di assistenza ed accompagnamento sui treni notte. ”E’ l’incipit della lettera che il sindaco di Messina, on. Giuseppe Buzzanca, ha inviato stamani al presidente del Consiglio, Mario Monti, per accompagnare la raccolta di firme di solidarietà consegnatagli da una delegazioni di lavoratori ricevuta a palazzo Zanca. “Le diecimila e venti firme raccolte – ha scritto il sindaco Buzzanca – sono di cittadini messinesi che hanno voluto condividere la drammatica situazione occupazionale ma anche evidenziare la penalizzazione della comunità messinese e siciliana nel settore della mobilità ferroviaria. Da alcuni anni si assiste – continua il sindaco – ad una costante riduzione del servizio di trasporto pubblico nello Stretto, attuata dall’Azienda Ferrovie dello Stato, mediante la riduzione di numerose corse di navi traghetto e treni sino ad arrivare alla decurtazione dei treni notte, che garantivamo la continuità territoriale tra la Sicilia, il meridione ed il nord del Paese. Se a tutto ciò si aggiunge il drastico “taglio” di posti di lavoro sia diretto che indiretto che ne consegue, il quadro complessivo della situazione si presenta ancor più drammatico per la popolazione locale, peraltro già provata dall’attuale crisi economica. L’Amministrazione comunale, nel trasmetterLe queste sottoscrizioni – continua Buzzanca – richiede, un autorevole intervento del Governo al fine di interrompere il progressivo ridimensionamento del servizio di trasporto nello Stretto, eseguito dall’Azienda F.S., evitando in tal modo che l’intera Sicilia venga isolata dal Continente e relegata ad un limitato trasporto regionale. Desidero pregarla – conclude la sua nota Buzzanca – per una personale disamina della situazione ed un conseguente intervento del Governo, che possa considerare quanto già emerso dalle intese con il precedente Ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, ed anche con l’amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti, per superare la grave situazione occupazionale degli ex dipendenti Servirail, ma anche per garantire quella continuità territoriale sancita dalla Costituzione. Lo scenario innovativo che le Ferrovie stanno attuando, con nuove linee ferroviarie e stazioni del futuro, non può avere un confine nazionale che si ferma in Campania, proprio nella stagione in cui si è celebrato il 150° dell’Unità d’Italia, ed in cui si auspica una condivisione europea del Paese”.