Yannis Boulès, sindaco di Nafpaktia (Grecia), ha trasmesso un messaggio al Comune di Messina, in occasione delle iniziative che si sono svolte Messina dal 5 al 7 agosto scorso, che hanno visto la rievocazione dello sbarco di Don Giovanni d´Austria. La manifestazione, promossa dall´Associazione culturale “Aurora” insieme alla “Marco Polo System” di Venezia e realizzata in collaborazione con il Comune di Messina, la Provincia Regionale, Istituzioni, Enti e associazioni locali, ha ricordato lo storico evento, che vide tra luglio e agosto del 1571 l’Armata cristiana che si radunò nel porto di Messina sotto il comando di Don Giovanni d’Austria, figlio naturale dell’Imperatore Carlo V. Il sindaco di Nafpaktia ha sottolineato tra l’altro che ” la storia da sempre insegna che i percorsi tracciati dall´uomo, attraversando i mari, sono soprattutto percorsi di civiltà, perché promuovono la comunicazione tra i popoli, lo scambio di idee, lo sviluppo di legami. La storia di Nafpaktos ha un forte legame con il mare, e questo suo rapporto con il mare lo rivela anche il suo nome Nafpaktos, che significa il luogo dove si costruivano le navi, il cantiere navale e l´arsenale. Lo dimostra anche la sua posizione geografica e il suo unico castello che termina in un bellissimo porticciolo. Nel suo percorso di storia, Nafpaktos, anche per via della sua posizione strategica, è stata il punto di partenza ma anche di passaggio di genti dall´oriente all´occidente e viceversa. La battaglia di Lepanto fu caratterizzata come lo scontro di due civiltà e fu paragonata alla battaglia di Salamina e di Aktion, perché battendo l´avversario riuscì ad interrompere la dominazione ottomana all´Occidente. La città di Nafpaktos, nota a tutti con il nome Lepanto, sente abbinare il proprio nome alla celebre battaglia, sente molto quell´evento storico e vorrebbe prevedere la rigenerazione della piazza centrale di Nafpaktos, nel centro di Kastroupolis, anche con un monumento dedicato alla Battaglia, in modo tale da ricordare l´evento storico. Per la progettazione di queste opere possono collaborare architetti ed esperti di belle arti, provenienti da Università delle città che all´epoca presero parte alla Battaglia. La ristrutturazione di questa piazza, “la Piazza della Battaglia di Lepanto”, come risultato di un sforzo comune, potrebbe essere iscritta come simbolo di unità e di collaborazione tra intellettuali ed uomini di cultura. Aspiriamo quindi alla collaborazione di studiosi, artisti ed intellettuali che si uniranno insieme a noi in uno sforzo per i valori dell´umanità e della promozione del patrimonio culturale. 440 anni fa, i nostri antenati unirono le loro forze militari per affrontare il pericolo di quel epoca, oggi noi abbiamo il dovere di unire le nostre forze per creare opere, da poter consegnare alle nuove generazioni, opere però che possono far progredire l´uomo e promuovere la cultura. Abbiamo imparato, studiando la storia, ad essere fedeli ai valori umani, alziamo allora le nostre vele per difendere la pace e la fraternità dei popoli”. Lo scorso ottobre, per le manifestazioni commemorative a Nafpaktos in Grecia, partecipò una delegazione di Messina con l’assessore alle politiche di integrazione multietnica, Dario Caroniti in rappresentanza del sindaco, on. Giuseppe Buzzanca.
(Comune di Messina)
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