Palermo, 18 Apr. – L’accusa ha chiesto condanne per circa 300 anni di carcere nel processo, a Messina, scaturito dall’operazione “Coccodrillo”, che ha smantellato due organizzazioni che spacciavano droga e si rifornivano sui mercati della Locride e palermitani.
Il giudizio, con il rito abbreviato, è a carico di 32 imputati. Il pm Giuseppe Verzera ha chiesto la condanna più alta, 20 anni, per il croato Emil Skenderovic, mentre la condanna a 18 anni è stata chiesta per il mistrettese Francesco Cotugno e il palermitano Angelo Cacocciola.
Inoltre, chiesti 14 anni per Giuseppe Cotugno e Lorenzo Mario Giuliano e 16 anni per il messinese Angelo Cannavò. L’udienza, presieduta dal gup Maria Vermiglio, proseguirà il 26 aprile.
Due gruppi, secondo l’accusa, gestivano lo spaccio di droga, uno con base a Messina e contatti a Palermo e nella Locride, l’altro nella provincia con ramificazioni a Santo Stefano di Camastra, Capo d’Orlando, Mistretta, Barcellona, tra il 2007 e il 2008. La droga era ceduta attraverso una fitta rete di spacciatori.
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