Grazie a complesse indagini, iniziate nel settembre 2010 la Squadra Mobile della Questura di Messina ha ricostruito il ruolo dalla famiglia Cutè, ben radicata nella malavita messinese, all’interno di un’organizzazione criminale dedita ad un’intensa attività di spaccio con documentati collegamenti con la criminalità calabrese e campana.
In particolare due fratelli della predetta famiglia avevano organizzato presso il proprio domicilio, una vera e propria centrale dello spaccio dove grosse partite di sostanze stupefacenti venivano convogliate per la necessaria lavorazione finalizzata al successivo commercio al dettaglio ed immissione sul mercato cittadino.
Figura chiave nella gestione del traffico è la convivente di uno dei fratelli, unica donna tra i sei arrestati, la quale oltre a presenziare alle trattative, partecipava alla fase del confezionamento e monitorava il controllo del territorio.
Vendi questo CD e inizia a pensare a dove investire tutti i tuoi soldi. Vale…
Cancellato definitivamente il programma di Antonella Clerici, pur essendo amatissimo, i vertici hanno deciso diversamente. …
Il Bonus Natale 2024 è un importante contributo che aiuta i lavoratori. Ecco tutto quello…
Non sempre i prodotti col marchio dei supermercati sono di 'seconda fascia'. I prodotti di…
Se stai per affrontare un colloquio di lavoro, scopri come devi metterti seduto. Cambia tutto…
Tornano nella settimana dal 18 al 23 novembre le “Giornate FAI per le Scuole”, manifestazione…