Mercato ittico Palermo verso la riapertura: un piano con le modalità
Mercato ittico Palermo. Su proposta del Capo Area Sviluppo Economico e d’intesa con l’assessore al ramo, Leopoldo Piampiano, è stato elaborato un programma di contingentamento per la ripresa delle attività mercatali, frutto delle interlocuzioni occorse con l’Associazione dei Commissionari e con le altre componenti interessate, fra cui la Polizia Municipale.
Stando alle risultanze delle videoconferenze svoltesi nel corrente mese di aprile, potrebbero adesso sussistere le condizioni per una ripresa delle attività ittiche, sospese nel mese di marzo, che sia compatibile con il rispetto delle norme poste a tutela della salute pubblica.
Il Piano verrà adesso sottoposto alla Associazione dei Commissionari per il dovuto riscontro.
“Così come già fatto per il Mercato Ortofrutticolo – dichiarano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alle Attività Economiche ed ai Mercati, Leopoldo Piampiano – riteniamo urgente arrivare ad una riapertura dell’Ittico, garantendo però a tutti, primi fra tutti gli operatori commerciali, condizioni di sicurezza e salubrità.
Facciamo tesoro dell’esperienza appunto già fatta, sperando che fin dall’avvio di questo nuovo sistema, che concorderemo con i concessionari, si possa rimettere in moto l’attività di compravendita che è fondamentale soprattutto per il ruolo che ha nell’approvvigionamento alimentare della città”.
Mercato ittico Palermo: modalità di ingresso e attività
Nel dettaglio, il modello organizzativo del Mercato Ittico prevede che l’accesso al mercato possa avvenire esclusivamente attraverso la presentazione di autocertificazione rilasciata sul modulo standard predisposto dalla Regione Siciliana corredata da una fotocopia del documento di identità.
I concessionari e i loro dipendenti, oltre all’autocertificazione, per accedere all’area mercatale dovranno esibire il tesserino in corso di validità.
E’ fatto assoluto divieto di entrata nell’area mercatale ai liberi portantini che non siano legati ad un posteggio di vendita con regolare contratto di lavoro.
L’attività prevede tre distinte fasi: quella di ingresso dei dipendenti e dei concessionari; quella di conferimento dei prodotti ed, infine, quella di vendita ai commercianti.