Mercati gastronomici siciliani. Un viaggio virtuale nei luoghi dove si possono acquistare e degustare le delizie tipiche della tradizione siciliana. Dai mercati storici a quelli un po’ più moderni dove poter fare una veloce pausa pranzo, incontrare amici, degustare o ancora acquistare e portare a casa i prodotti tipici cotti, crudi o confezionati.
Partiamo dal nuovo nato. Nel firmamento dei mercati gastronomici in Sicilia si aggiunge il Mercato Excelsior, nel cuore di Palermo. Situato all’interno dell’antico Supercinema Excelsior e con accesso diretto dalla libreria Feltrinelli, il Mercato Excelsior – Oratorio dei Sapori è stato inaugurato il 12 dicembre.
Si tratta di un tinerario dedicato al gusto con alcuni tra i più importanti nomi del food and wine in Sicilia. Dall’Antica Focacceria San Francesco al gelato artigianale, i fritti (a’ rascatura, i cazz iddi, a’ quagghia, i vrocculi a’ pastiedda), la pasta (chi sardi, chi vrocculi arriminati), la carne (i purpietti, u’ pani ca’ meusa), il pesce, le verdure (a’ cicoria, a’ lattuca, i giri), formaggi e salumi (u’ caciocavaddu, a’ murtadiedda). Non mancheranno, per i palati più cosmopoliti, un oyster bar, il ristorante giapponese e un ristorante gourmet con piatti della tradizione siciliana.
Quattro piani riservati al cibo d’eccellenza. Aperto tutti i giorni dalle 8 alle 24, in via Cavour 133 a Palermo, il Mercato Excelsior, con le sue 13 botteghe e 3 ristoranti vi aspetta per una buona colazione, una pausa pranzo veloce e gustosa, un aperitivo in terrazza ed una cena fast o slow a seconda dei gusti.
La Pescheria è l’antico mercato del pesce della città di Catania ed è inserito nel percorso turistico per il contenuto di folclore che si respira passando fra i banchi dei pescivendoli.
I banchi si trovano dall’inizio dell’Ottocento nel tunnel scavato nel Cinquecento sotto il Palazzo del Seminario dei Chierici e le mura di Carlo V, di fronte agli Archi della Marina, un tempo immersi nelle acque del sottostante porticciolo di pescatori oggi riempito e trasformato in verde pubblico, in piazza Alonzo di Benedetto ed in piazza Pardo, tra i quartieri “Duomo di Catania o Terme Achilliane – Piano di San Filippo” e “Murorotto o Pozzo di Gammazita – Terme dell’Indirizzo”, con preponderanza nel primo tra i due.
Ha un’offerta di pesce fresco senza paragoni in Italia: spada, tonni, polpi e vongole, telline, totani, tutto quello che il mare intorno alla Sicilia può regalare. I banchi si alternano all’aperto e sotto un tunnel del ‘500 che li tiene al riparo dal sole. I pescatori e i grossisti puliscono, sviscerano, tagliano a fette al momento e su richiesta condividono le loro ricette.
Sanlorenzo Mercato prende il nome dal quartiere di Palermo nel quale è ubicato. Un’antica fabbrica di succhi, sviluppata intorno a un grande giardino, ospita 2800 prodotti da 250 fornitori siciliani, una straordinaria selezione del meglio che la regione può offrire, un’osteria, una friggitoria e una vineria. Sul sito ufficiale trovate tutte le informazioni.
Un grande spazio all’interno di un’ex fabbrica di agrumi, nove botteghe aperte da mattina a sera, vendita al dettaglio e consumo in loco. E poi tante specialità siciliane, dalle arancine alla mortadella d’asina, dalla carne alla brace alla frittura di pesce, al panino ca meusa.
A Palermo un salto al mercato della Vucciria è obbligatorio, immergendosi completamente tra i sapori e i profumi della Sicilia più vera, che siano quelli dei prodotti in vendita o dello street food. Obbligatorio finire con una delle prelibatezze della pasticceria siciliana, altrimenti la visita sarà stata vana.
Situato nel cuore della città, nell’antico e bellissimo quartiere della Loggia, il Mercato della Vucciria è tra i più famosi di Palermo insieme al mercato Ballarò. Alla Vucciria si comprano olive di Castelvetrano, pomodorini secchi, agrumi, panetteria, pesce, angurie, melanzane, spezie e tutte le leccornie della pasticceria siciliana. È un tempio di aromi e di colori, immortalati in modo così autentico nel celebre dipinto del pittore Renato Guttuso, attualmente conservato a Palazzo Steri. Sono stati girati anche diversi film tra queste graziose e folcloristiche viuzze, sempre affollate di turisti e di palermitani.
Altro mercato storico di Palermo, dedicato alla vendita delle primizie che caratterizzano le campagne della zona. Il nome Ballarò sembrerebbe derivare dal termine ‘Bahlara’, che indicava un villaggio nei pressi di Monreale, da cui provenivano i mercanti arabi.
Tra le sue corsie, che si snodano all’interno dell’antico quartiere storico dell’Albergheria, è possibile anche trovare numerosi chioschi che vendono cibi cotti e di strada, tipici della cucina palermitana, come polpo bollito, le cipolle bollite o al forno, le note e caratteristiche frittelline a base di farina di ceci dette panelle, i crocchè, il polpo e il quarume (interiora di vitello).
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