ROMA (ITALPRESS) – Il 36,3% dei pensionati riceve ogni mese meno di 1.000 euro lordi, il 12,2% non supera i 500 euro. Un pensionato su quattro (24,7%) si colloca, invece, nella fascia di reddito superiore ai 2.000 euro. E’ quanto emerge dalle rilevazioni diffuse dall’Istat.
Il divario di genere e’ a svantaggio delle donne, piu’ rappresentate nelle fasce di reddito fino a 1.500 euro. La concentrazione di percettori uomini, invece, e’ massima nella classe di reddito piu’ alta (3.000 euro e piu’) dove ci sono 266 pensionati ogni 100 pensionate.
Le donne sono la maggioranza sia come percettrici di pensioni (55,5%) sia come pensionate (52,2%), ma ricevono il 44,1% della spesa complessiva. L’importo medio delle pensioni di vecchiaia e’ piu’ basso rispetto a quello degli uomini del 36,7%, quello delle pensioni di invalidita’ e’ del 33,8%. Per le pensioni di reversibilita’ invece le donne percepiscono 1,5 volte l’importo degli uomini.
Lo svantaggio delle donne si spiega con il differenziale salariale dovuto a carriere contributive piu’ brevi e a una minore partecipazione al mercato del lavoro. Le donne sono titolari del 44,3% delle pensioni di vecchiaia, del 45,8% delle invalidita’ previdenziali e del 26,5% delle rendite per infortunio sul lavoro.
La presenza femminile e’ invece dominante tra le pensioni ai superstiti (86,3%), anche per una piu’ elevata speranza di vita, e tra le pensioni assistenziali.
(ITALPRESS).
mgg/com
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