La leader di un partito conservatore, reazionario, ultracattolico, omofobo e xenofobo che oggi è il più forte della coalizione di cui è ostaggio Lagalla.
A completare il parterre che vede già Dell’Utri e Cuffaro, una donna paradossalmente contraria ai diritti di autodeterminazione delle donne, fortemente contraria ai diritti lgbt+, quindi ai diritti civili, chiama il reddito di cittadinanza “metadone di Stato”, è contraria all’accoglienza, inventando fake news sulle persone migranti, alimentando razzismo e odio.
In una parola Meloni è contraria a Palermo, che è promozione dei diritti, difesa degli ultimi e solidarietà.
Mi chiedo se Lagalla sia consapevole dei tratti distintivi dei suoi alleati. Certamente da oggi ne sono più consapevoli gli elettori moderati che ha perduto per sempre.
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