Mazzette al comune di Palermo, giovedì gli interrogatori

Sono diverse le segnalazioni giunte ai magistrati e agli investigatori della squadra mobile che stanno conducendo l’inchiesta sulle tangenti al comune di Palermo. Dopo il blitz dei giorni scorsi che ha portato agli arresti domiciliari un funzionario dello sportello unico delle attività produ…

 

Sono diverse le segnalazioni giunte ai magistrati e agli investigatori della squadra mobile che stanno conducendo l’inchiesta sulle tangenti al comune di Palermo. Dopo il blitz dei giorni scorsi che ha portato agli arresti domiciliari un funzionario dello sportello unico delle attività produttive, Rosario Torrasi, sembrano arrivare le prime risposte all’appello del procuratore aggiunto Leonardo Agueci, che ha invitato a denunciare le vessazioni dei burocrati corrotti. E’ probabile comunque che tutti i professionisti e i commercianti citati nel documento sequestrato al geometra Torrasi, verranno convocati dai magistrati. Ma i 52 nomi citati nel documento non esauriscono la rete del ricatto: nelle intercettazioni della polizia figurano i riferimenti anche ad altri operatori economici della città. Dalle intercettazioni emerge anche il tariffario della corruzione e la modalità di spartizione dei soldi. Il geometra del comune, riferendosi ad una pratica dice all’architetto Pagnotta: ‘E’ giusto che ce li dobbiamo prendere tremila io, tremila tu e tremila quello.’ Secondo l’accusa, ognuno avere un ruolo ben determinato, contando su uomini, mezzi e risorse prelevate da vari uffici pubblici. Intanto sono stati fissati per giovedì gli interrogatori davanti al gip Ferdinando Sestito, dei cinque finiti agli arresti domiciliari. (Teleoccidente)