Maxi truffa Superbonus e Sismabonus: un arresto e sequestro da 2,7 mln €

Su delega della Procura della Repubblica di Palermo, i finanzieri del Comando Provinciale hanno eseguito un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale del capoluogo, che ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per un soggetto accusato di truffa ai danni dello Stato, false asseverazioni, emissione di fatture per operazioni inesistenti e indebita compensazione di crediti d’imposta inesistenti.

Con lo stesso provvedimento, il G.I.P. ha ordinato il sequestro preventivo di crediti per €1.660.537 e un sequestro per equivalente pari a €1.022.117.

Le indagini, condotte dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Carini, sono scaturite dalla denuncia di un cittadino che aveva incaricato il professionista coinvolto per lavori legati al Sismabonus e Superbonus 110%. I lavori, tuttavia, sono stati avviati ma poi sospesi, come accertato in almeno altri 7 immobili situati tra Palermo e Trapani, affidati allo stesso professionista.

Le indagini hanno permesso di ricostruire il piano criminale tramite l’analisi di documenti acquisiti da uffici pubblici, banche e privati, rivelando il modus operandi dell’indagato. Egli, attraverso le sue società, assumeva vari ruoli (ingegnere progettista, direttore lavori e general contractor) per ottenere crediti e pagamenti. Dopo aver ricevuto l’incarico dai clienti, affidava i lavori a una ditta a lui riconducibile e certificava falsamente gli avanzamenti dei lavori, dichiarando di aver maturato crediti d’imposta poi riscossi presso banche.

L’indagato emetteva fatture false tramite le sue ditte per creare la documentazione necessaria a evadere le imposte, scaricando i costi sugli ignari clienti e utilizzando i crediti fittizi per compensare debiti fiscali. In esecuzione del provvedimento, sono stati sequestrati 7 immobili, 7 automezzi, quote societarie e altre disponibilità finanziarie.