Mattarella “La ripresa non sia inficiata da infiltrazioni criminali”
ROMA (ITALPRESS) – «“Esserci sempre”, il motto che ispira le celebrazioni del 170° anniversario di fondazione della Polizia, coglie pienamente la vocazione della Polizia di Stato a essere interprete, con logiche di prossimità, dei compiti affidati dalla Repubblica al Corpo, a garanzia della tutela delle libertà dei cittadini». Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al prefetto Lamberto Giannini, capo della Polizia – direttore generale della Pubblica Sicurezza.
«Affermazione della legalità, contributo alla coesione sociale, come testimoniato, di recente, anche dall’importante apporto offerto nell’inedito contesto della pandemia, sono il quotidiano vissuto dell’azione della Polizia sul territorio», prosegue il capo dello Stato.«La gestione del fenomeno migratorio e delle emergenze umanitarie, come quella che ora interessa la popolazione dell’Ucraina, accanto ai compiti di Polizia di Frontiera, evidenzia un ruolo cruciale nel favorire soccorso, assistenza e integrazione – aggiunge Mattarella – Nella fase di rilancio del Paese, risulta ora decisivo l’impegno affinché la ripresa economica, favorita dall’afflusso di ingenti risorse europee, non sia
inficiata dai tentativi di infiltrazione criminale e da forme diffuse di illegalità. Essenziale in questa battaglia risulta la sinergia con le altre Forze di Polizia, le istituzioni locali e gli altri attori delle comunità locali, nell’ottica di una sicurezza partecipata».
«Il contrasto al terrorismo e la promozione della sicurezza informatica rappresentano ulteriori sfide, da raccogliere in collaborazione con le Forze di Polizia di altri Paesi – conclude Mattarella -. Nel rendere omaggio al sacrificio di quanti operano quotidianamente e alla memoria di chi ha pagato con la vita la funzione di garanzia di rispetto della legge e di sicurezza della società, esprimo alle donne e agli uomini della Polizia, e alle rispettive famiglie, la riconoscenza e la vicinanza della Repubblica»