ROMA (ITALPRESS) – “Noi ci siamo e l’obiettivo è esserci sempre di più, consapevoli che il nostro mondo coinvolge una filiera: non sono solo le aziende o i clienti ma anche tutti i professionisti che ruotano intorno. Noi come Enasarco abbiamo l’obiettivo di ridare vitalità a quel mondo e riportarlo alla gloria che si merita”. Lo ha detto Antonello Marzolla, presidente di Enasarco, l’Ente nazionale di assistenza per gli agenti e rappresentanti di commercio, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia Italpress.
Per Marzolla l’agente di commercio rappresenta “la cinghia di congiunzione tra mondo della produzione e mondo del commercio”. “Sono diventati tecnici, consulenti, capaci di consigliare il cliente e la produzione”, ha spiegato. Restano, quindi, “indispensabili”, anche in un mondo in cui si diffonde sempre di più l’e-commerce. “Ci sono fenomeni di ritorno – ha spiegato – dei portali importanti che fanno commercio elettronico che vengono a cercare reti vendita perché hanno bisogno di approvvigionarsi”. Su questo tema per il presidente di Enasarco “una regolamentazione va data”.
Tra i punti del programma di Marzolla c’è la richiesta di detraibilità totale dei costi dell’auto e la doppia patente. “L’Enasarco – ha evidenziato – è un ente che deve essere al servizio degli agenti di commercio anche nei rapporti con la politica”.
“Gli agenti di commercio – ha ribadito – hanno un ruolo importante e l’Enasarco è un ente che ha una socialità importante, che si spende anche su questi argomenti e chiede alla politica: perché gli agenti di commercio sono gli unici imprenditori che non possono detrarre completamente l’unico bene strumentale senza il quale non potrebbero produrre reddito e perché sono gli unici che tra tutti i grandi utenti della strada non hanno la doppia patente?”. Per Marzolla è un dovere “guardare alle nuove generazioni perché sono loro il futuro e la sicurezza di quelle attuali”. L’Enasarco “non è ben visto” ma “è una macchina che ha una carrozzeria e un motore. Il motore va messo a punto, la carrozzeria ripristinata”, ha spiegato. “La distanza tra l’ente e gli agenti di commercio era di centinaia di chilometri – ha aggiunto -, io sto cercando di portarla a metri”. Inoltre la vita degli agenti di commercio “deve diventare semplice” e occorre “coccolarli” perché “devono vederci – ha detto – come un ente semplice, simpatico”. “Dobbiamo avere controparti che siano assolutamente istituzionali”, ha spiegato, e gli investimenti devono essere “complanari al nostro fine”.
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