Marsala: rapina a casa dell’ex sindaco. Presi componenti banda
Chiuso il cerchio sulla rapina nella villa estiva dell’ex sindaco di Marsala, commessa il 22 marzo. I carabinieri della stazione di Locogrande, Paceco e Petrosino hanno arrestato gli ultimi due componenti della banda riusciti a dileguarsi…
di redazione
Trapani, 6 Mag. – Chiuso il cerchio sulla rapina nella villa estiva dell’ex sindaco di Marsala, commessa il 22 marzo. I carabinieri della stazione di Locogrande, Paceco e Petrosino hanno arrestato gli ultimi due componenti della banda riusciti a dileguarsi nelle campagne.
Si tratta di Adamo Giuseppe, 49enne di Petrosino, ritenuto l’organizzatore del colpo, e Pernice Antonino, 50enne marsalese.
Erano stati in cinque, in tarda serata, a entrare in azione in località Bonacerami, nel territorio trapanese, sequestrando per qualche ora il custode dell’immobile. Il custode della villa, un immigrato da tempo alle dipendenze del notaio, aveva sentito un forte fragore prodotto dalla porta violentemente divelta dai cardini, e subito dopo assistito all’irruzione di cinque individui armati di pistole e col volto coperto da passamontagna. L’uomo e’ stato immobilizzato, malmenato, minacciato con le armi e privato del suo telefonino e del portafogli in cui custodiva la somma di circa cinquecento euro. Dopo si sono allontanati in aperta campagna attraversando il varco aperto in una recinzione.
La vittima ha allertato i carabinieri, che hanno setacciato la zona e individuato un’auto che è stata bloccata. Addosso a uno dei due fermati è stata trovata una pistola e nell’abitacolo tre passamontagna, delle fascette di plastica utilizzate per immobilizzare le vittime, vari giubbotti nonché diversi piede di porco, torce, mazze, chiavi inglesi, martelli e altri oggetti atti allo scasso.
I due individui, Gabriel Morosanu, 29 anni, e Iliuta Dura, 19 anni, incensurato, entrambi romeni ma residenti a Marsala, sono stati arrestati. Poco dopo, durante le ricerche, è stata individuata una semiautomatica in metallo del tutto identica a quella in uso alle forze di polizia, risultata essere una scacciacani con proiettili a salve. Mentre un altro equipaggio ha bloccato Francesco Agate, 44 anni, di Petrosino.