ROMA (ITALPRESS) – Il cartello ‘lavori in corsò è stato appena affisso ad Appiano Gentile. L’Inter di Simone Inzaghi si è tuffata sul mercato per colmare quelle (eventuali) lacune con il Milan scudettato e, soprattutto, per costruire una squadra competitiva anche in Europa. Beppe Marotta preferisce però volare basso e ricordare, innanzitutto, che il club risponde a quei criteri economico-finanziari da cui nessuno può più prescindere. L’amministratore delegato dei nerazzurri, ai microfoni di Radio Anch’io Sport, su Rai Radio 1, ammette il forte, fortissimo interesse per il ritorno dal Chelsea di Lukaku e per l’ormai ex juventino Dybala, ma, forse anche strategicamente, non si sbilancia più di tanto. “Sono nostri obiettivi, su cui ci siamo buttati a capofitto – ammette – ma bisogna valutare se c’è la congruità economica. Se ce la faremo bene, sennò avremo altri obiettivi. Quel che conta è la squadra: questo gruppo, con il solo Perisic che ci ha lasciato, ha un valore oggettivo ed una rosa competitiva”. L’annuncio di Lukaku non avverrà certo oggi: “Posso dire assolutamente di no. Più in generale, abbiamo il dovere di costruire una squadra competitiva nel rispetto della sostenibilità – prosegue l’ad dell’Inter – Il manager calcistico deve avere l’ambizione di tentare tutte le strade, quella di Lukaku è una pista percorribile ma ci sono delle difficoltà e bisogna valutare gli estremi per raggiungerla o meno”.
Lautaro Martinez, assicura Marotta, resterà ancora a disposizione di mister Inzaghi: “E’ un elemento indispensabile per percorrere l’obiettivo di avere una squadra forte e competitiva”. A tal fine, rivela il dirigente dei lombardi, “Mkhitaryan sarà ufficiale nei prossimi giorni, così come il portiere Onana. Vogliamo anche valorizzare i giovani della Primavera che sono diventati campioni d’Italia: alziamo il rischio dal punto di vista tecnico, perchè i giovani vanno aspettati e fatti crescere”. Marotta, infine, si sofferma anche sul profilo del torinese Bremer, individuato qualora Skriniar faccia le valigie: “Questo è un mercato in cui è più difficile sostituire un attaccante piuttosto che un difensore. La difesa sarà il settore in cui saremo costretti ad agire e stiamo ipotizzando alternative valide in caso partisse qualcuno. Bremer è giocatore di caratura mondiale e farebbe comodo a diverse società di vertice, non solo italiane. Su di lui sono poste tutte le nostre attenzioni”.– foto LivePhotoSport
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