Maro’: dimissioni Ministro Terzi, Napolitano sconcertato
di redazione
Sconcerto e stupore per le dimissioni di Giulio Terzi in aula alla Camera. E’ questo il sentimento che ha animato questo pomeriggio il presidente della Repubblica appena appreso della decisione del ministro degli Esteri.
di redazione
Sconcerto e stupore per le dimissioni di Giulio Terzi in aula alla Camera. E’ questo il sentimento che ha animato questo pomeriggio il presidente della Repubblica appena appreso della decisione del ministro degli Esteri. Giorgio Napolitano ha definito “irrituali” le dimissioni date in un’aula parlamentare senza che ne’ il lui ne’ il presidente del Consiglio fossero informati in anticipo della scelta. Nel breve colloquio con il presidente del Consiglio questa sera, Napolitano ha ascoltato la relazione di Mario Monti ed ha accettato le dimissioni di Terzi ed ha incaricato lo stesso Monti ad assumere l’interim della Farnesina. Ma oltre al gesto in se’, si racconta, anche le spiegazioni date in aula dal ministro avrebbero suscitato lo stupore del presidente, soprattutto nel passaggio in cui Terzi si e’ dissociato dalla decisione di trattenere in Italia i due fucilieri. E’ ancora vivo, infatti, il ricordo delle rassicurazioni date dal titolare della Farnesina circa i rapporti con il governo indiano prima di assumere la decisione di non far tornare i due maro’ dopo la licenza per le elezioni. Un atteggiamento iperottimista che avrebbe convinto anche il premier e portato quindi tutti a dare il via libera per tale decisione. Viste poi le reazioni dell’esecutivo indiano, l’allerta si sarebbe alzato. Non fu un caso se il 15 marzo il presidente Napolitano convoco’ al Quirinale i ministri Terzi, il ministro della Giustizia, Paola Severino, e della Difesa, Giampaolo Di Paola. In quell’occasione si decise di trovare una “composizione amichevole” e meno di una settimana dopo tale riunione il governo decise di rimandare i maro’ in India. Una decisione condivisa dal Capo dello Stato.