PALERMO – “La Sicilia rischia di restare fuori dal percorso dei tirocini formativi: il governo regionale corra subito ai ripari, dopo il ‘pasticcio’ dell’ultima riunione di giunta”. Lo dice Mariella Maggio, parlamentare regionale del PD e vicepresidente della commissione Lavoro all’Ars.
“In base agli accordi Stato-Regioni – aggiunge Maggio – la legge regionale sui tirocini formativi doveva essere approvata entro il 24 luglio, ma ciò non è avvenuto. La soluzione poteva essere un atto amministrativo sul recepimento delle linee-guida in materia di tirocini, invece la giunta ha approvato il recepimento di una fantomatica “convenzione”, che non si sa bene quale sia. Il risultato è che la Sicilia resta esclusa da un percorso importante, che comprende anche canali di sostegno economico ai tirocini. Oltretutto in questo modo rischiamo di non sfruttare tutte le opportunità e le risorse offerte dal Piano Giovani”.
“Adesso, dunque, i tirocini formativi nell’isola sono limitati a chi ha concluso il percorso di studi entro gli ultimi 12 mesi, in base alla ‘vecchia’ legge vigente. Il governo – conclude Maggio – si attivi al più presto per correre ai ripari. All’Ars c’è già un disegno di legge che ho presentato nei mesi scorsi, e può essere approvato con una ‘corsia preferenziale’: bisogna intervenire subito, se non si vuole tagliar fuori la Sicilia da un percorso essenziale per dare nuove opportunità ai nostri giovani”.
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