Mariano Izco riflette su Fiorentina-Catania: “Entrambe le squadre vivono un buon momento”
L’umiltà lo accompagna da sempre, la semplicità gli regala la forza per superare qualsiasi ostacolo: Mariano Izco trasmette sensazioni positive, analizzando così, in sala stampa, temi e prospettive de…
di redazione
Calcio Catania: L’umiltà lo accompagna da sempre, la semplicità gli regala la forza per superare qualsiasi ostacolo: Mariano Izco trasmette sensazioni positive, analizzando così, in sala stampa, temi e prospettive del prossimo incontro e della stagione appena iniziata: “Sto benissimo, sono stato fermo dieci giorni per precauzione ma ho ripreso regolarmente ad allenarmi ormai da un po’. Credo che la pausa abbia fatto bene al nostro gruppo, molti giocatori si sono lasciati alle spalle piccoli problemi fisici e la squadra ha lavorato molto, sfruttando la sosta del campionato”. Il Catania ritroverà sulla sua strada Vincenzo Montella e Cristian Llama, Mariano spiega così le sensazioni dello spogliatoio: “Fa piacere incontrare Montella e salutarlo, è bello sotto l’aspetto umano, ma è una partita come le altre. Lui conosce noi e noi lo conosciamo, nessun vantaggio. Entrambe le squadre stanno bene, sarà una bella gara. Rispetto a quelle precedenti, tatticamente sarà una sfida ben diversa, anche per via del loro modulo. Noi potremo contare sulla velocità delle ripartenze. Cristian è motivato ed ha molta voglia di giocare: qualora dovesse scendere in campo, potrebbe metterci in difficoltà. Jovetic? Molto forte, è sempre andato a segno nelle prime giornate, ai centrocampisti ed ai difensori sarà richiesta la massima attenzione”. Inevitabile, il riferimento al primato di presenze in Serie A con la maglia rossazzurra, che diviene sempre più netto: “Quando arrivai non pensavo a quest’obiettivo ma solo a sfidare i campioni di questo torneo. Poi, con il passare degli anni, ho preso coscienza dell’opportunità ed oggi sono fiero di questo record”. Puntuale, la domanda sugli obiettivi della squadra; precisa, la risposta: “Credo sia davvero troppo presto, per parlarne. In ogni caso, la salvezza è la nostra base, però abbiamo la consapevolezza di poter arrivare più in alto rispetto al traguardo minimo”. Una consapevolezza che genera responsabilità e coraggio.