Maria Eleonora Hospital: oltre 100 interventi eseguiti dalla riapertura e nuovi progetti
Maria Eleonora Hospital. Tornare progressivamente alla normalità per un ospedale significa rispondere ai bisogni della popolazione, anche se con modalità nuove, percorsi Covid free e priorità dettate dalle richieste di prestazioni urgenti e di chi nei mesi scorsi ha dovuto posticipare visite ed esami a causa della situazione sanitaria. Tutto questo nel rispetto delle più stringenti norme di sicurezza. È questo l’impegno di Maria Eleonora Hospital di Palermo, Ospedale di Alta Specialità accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale e punto di riferimento per il territorio per le specialità di Aritmologia ed Elettrofisiologia, Cardiochirurgia, Cardiologia e Chirurgia vascolare, oltre che Urologia e Oculistica.
Dalla ripresa delle attività, avvenuta il 19 giugno scorso dopo un processo di adeguamento alle normative e ai protocolli anti-Covid, la struttura ha eseguito, in poco meno di un mese, oltre 100 interventi chirurgici, 22 interventi di Aritmologia ed Elettrofisiologia e 108 interventi di emodinamica.
“L’Ospedale ha ripreso le attività a pieno regime sin dai primi giorni dopo la riapertura – dichiara il dott. Vincenzo Sutera, Direttore Sanitario pro-tempore di Maria Eleonora Hospital –. Fino ad ora abbiamo eseguito 31 interventi di Cardiochirurgia, 22 di Chirurgia vascolare, 5 interventi di sostituzione della valvola aortica con tecnica TAVI, 1 endoprotesi vascolare aortica, 12 interventi di Urologia, 38 interventi di Oculistica. A questi si aggiungono 22 interventi di Aritmologia ed Elettrofisiologia, di cui nel dettaglio 2 sostituzioni di defibrillatore, 3 sostituzioni di pacemaker, 13 impianti di pacemaker, 4 impianti di defibrillatore, e 113 interventi di Emodinamica ripartiti in: 80 coronarografie, 7 angioplastiche coronariche, 21 angioplastiche periferiche, di cui 3 urgenze provenienti dagli ospedali pubblici. Numeri, che ribadiscono il ruolo centrale della struttura nel tessuto sanitario della città, soprattutto se si considerano le modalità operative in cui l’Ospedale e il suo personale operano a garanzia e tutela della sicurezza di pazienti e personale”.
I pazienti accedono all’Ospedale tramite percorsi Covid free e dopo un protocollo che prevede un triage telefonico e un tampone naso-faringeo 48 ore prima del ricovero e il differimento del ricovero in caso di positività. Anche per i pazienti trasferiti da altri ospedali, il ricovero avviene previo invio da parte della struttura di provenienza di tutta la documentazione e degli esiti del tampone.
“In ottemperanza alla normativa anti-Covid, al momento del ricovero i pazienti vengono accolti da un infermiere all’ingresso e, dopo un ulteriore triage, accompagnati in struttura attraverso percorsi dedicati – prosegue il dott. Sutera –. All’interno dell’Ospedale si utilizzano tutti i DPI stabiliti dal Ministero e, in caso di paziente non autosufficiente che richiede assistenza di un famigliare, si sottopone a tampone anche l’accompagnatore, che ha l’obbligo di rimanere all’interno della struttura per l’intera durata del ricovero”.
In questo fase di ripartenza, il personale della struttura si è prodigato in uno sforzo per evadere le numerose richieste di prestazioni pervenute e poter continuare a offrire alla popolazione una risposta pronta e puntuale.
“Questi primi 100 interventi sono espressione di una efficiente riorganizzazione della struttura per rispondere alle numerose richieste arrivate non solo dal territorio ma anche dalle province limitrofe, e resa possibile grazie all’impegno di tutto il personale della struttura ma anche alla collaborazione con le istituzioni – dichiara il dott. Giuseppe Rago, AD di Maria Eleonora Hospital –. Si tratta di una grande attestazione di fiducia e stima che ci ha consentito di partire con slancio. Parallelamente a questa fase più operativa stiamo lavorando in collaborazione con l’Assessorato della Regione Sicilia per implementare alcuni progetti che interesseranno la città. Mentre con l’Università di Palermo stiamo lavorando ad un progetto di convenzione strutturale per il supporto alla didattica; un percorso già iniziato un anno fa con il finanziamento di 2 borse di studio per la Scuola di Specializzazione in Cardiologia e in Anestesia e Rianimazione”.