Politica

Marano (M5s): “Alle lavoratrici ogni anno 6mila euro in meno rispetto agli uomini, gap salariale questione nazionale”

La parlamentare regionale sull’ultimo report dell’Istat: “Portare subito in Aula il mio disegno di legge sulla parità salariale, basta alibi”

“La valorizzazione del lavoro femminile continua a non trovare posto all’interno dell’agenda politica italiana. Lo testimonia l’ultimo report pubblicato dall’Istat che certifica una differenza percentuale della retribuzione oraria di uomini e donne che si attesta al 5,6%. Nel comparto privato il differenziale sale addirittura al 15,9%. Se traduciamo in valore assoluto queste percentuali, il risultato è che le donne vengono retribuite circa un euro in meno rispetto agli uomini per ogni ora di lavoro. Parliamo di una forbice di circa 6mila euro l’anno che in alcune macroaree come il Nord Ovest si allarga addirittura a 8.563 euro”.
Così Jose Marano, deputata regionale del Movimento Cinquestelle e prima firmataria del disegno di legge sulla parità salariale che, dopo l’ok della Commissione Affari Istituzionali, sta proseguendo il suo iter all’Ars.
“La parità salariale tra uomo e donna – prosegue Marano – non è solo una questione di equità sociale ma anche di crescita economica. Eppure, continua a restare uno slogan confinato nel limbo dei meri auspici, qualcosa di cui si parla spesso ma senza cognizione di causa. Il mio impegno, da quando sono deputata all’Assemblea regionale siciliana, ha sempre puntato al ribaltamento di questo insopportabile status quo. Valorizzare il potenziale femminile non significa soltanto mettere sullo stesso piano uomo e donna. Significa far crescere il nostro prodotto interno lordo, significa valore aggiunto per il nostro sistema produttivo, significa rafforzare la competitività delle nostre imprese. Ecco perché lavorerò affinché il mio ddl sull’eliminazione del divario retributivo arrivi quanto prima in Aula”.
“Valorizzazione delle competenze delle donne, conciliazione tra vita familiare e vita professionale, meccanismi premiali per le imprese virtuose, incentivi per favorire l’occupazione femminile: nel disegno di legge che mi auguro Sala d’Ercole esamini al più presto vengono poste tutte le condizioni per provare a dare una svolta ad un mercato del lavoro spesso ostile alle donne. Dobbiamo fare in fretta, la politica agisca, non ci sono più alibi”, conclude la parlamentare regionale.

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