Mamma li turchi, gli Sceicchi portano i soldi nel calcio ma la Serie A del Palermo è solo una chimera
Non serve essere grandi esperti di finanza o di calcio per dubitare che anche quest’anno il triangolo d’oro Soldi Arabi – Palermo – Serie A sia soltanto una favola senza (ancora) lieto fine. Un fondo che potrebbe avere, a pieno diritto, principalmente l’obiettivo di reinvestire in Europa i denari dei non lontani (per geografia) ma lontanissimi (per cultura e ideologie) Emirati Arabi. E quale città migliore dove agire se non Palermo con una squadra ridotta allo sbando e tifosi in attesa del Messìa con il portafoglio pieno. Gente ancora innamorata di uno sport: il calcio, mentre altri sembrano pensare solamente al mero interesse finanziario, in barba a tutti, in barba soprattutto a chi crede ancora nei valori dello sport. Certi che non sia questo il caso. Quanto è stato bello per i tifosi urlare “siamo aquile” con un Presidente che faceva quello che poteva con le sue forze, andando persino contro i suoi affetti più cari, per amore del Palermo. Amore che si è dovuto inchinare ad un progetto che oggi appare forse troppo incastrato in logiche finanziarie oltre che sportive.
Esistono ancora i valori dello sport?
Già, lo sport, quello che regala incredibili rimonte come quella del Brescia contro il Palermo nell’ultima giornata di campionato scorso, con i rosanero in vantaggio per 2 a 0 in casa contro le rondinelle nel primo tempo, che viene ripreso sul 2 a 2 nella ripresa. Un pareggio che impedisce all’undici di Corini di partecipare ai playoff per la promozione. Una cocente delusione palpabile dalla tifoseria che non ha gradito quello che a tutti è apparsa come la voglia di non credere fino in fondo alla promozione. Chissà se la stessa delusione si è avvertita in società (a parte le dichiarazioni di facciata) o se alla fine era meglio non dovere affrontare subito le spese di calciomercato non previste nel piano triennale per portare il Palermo in Serie A.
Dopo la trasferta di Cremona di pochi giorni fa, nella quale il Palermo ha letteralmente regalato una vittoria già fatta, il dispiacere dei tifosi non poteva che crescere. Una vittoria che sul 2 a 0 al termine del primo tempo con i padroni di casa in 10 uomini sembrava cosa fatta… ed invece… un altro miracolo sportivo ha impedito al Palermo di salire al secondo posto in classifica. E chissà se la stessa delusione si è avvertita in società (si l’ho già scritto prima, fatevi due domande).
Il Palermo vuole salire in Serie A?
La sconfitta per 2-3 con la Ternana, con una prestazione mediocre e priva di cuore da parte dell’undici di Corini, arrivata dopo l’harakiri con la Cremonese, fa proprio pensare che la squadra stia ancora cercando un’identità e l’andazzo sembra quello dello scorso anno. Quindi, tentiamo, vediamo come va, tifosi intanto voi venite allo stadio in massa, ma ricordiamoci che nel Business plan la promozione in Serie A è programmata entro il 2025 e se non si dovesse salire prima non c’è niente per cui fasciasi la testa.
Insomma la risposta alla domanda potrebbe essere semplice ma non lo è. Come accennato prima, esiste un piano triennale nel quale ogni numero in bilancio deve stare al suo posto. Fantalcio? anzi, Fantafinanza? non possiamo saperlo con certezza ma più il Palermo dimostrerà sul campo che ad un passo dal traguardo viene fermato da investimenti insufficienti e da miracoli sportivi, più la sensazione che i tifosi avranno sarà questa.
Dove sono tutti questi soldi del Fondo?
A parte l’acquisto “fortunoso” di Ranocchia che ha dato un minimo di fantasia ad una squadra compassata che non riesce da due anni ad esprimere alcun tipo di gioco, con un allenatore che da “bandiera rosanero” viene “usato” come parafulmine o vittima sacrificale, di grandi investimenti non se ne sono visti. Probabilmente perchè non previsti dal Business plan verrebbe da pensare. La sensazione è che dal punto di vista tecnico si brancoli nel buio, non si è visto un progetto di squadra supportato da investimenti concreti, sicuramente non adeguati alle aspettative ed alla voglia immediata di Serie A che non dovrebbe essere solo dei tifosi. Soprattutto non si è vista una società che, magari ci sbagliamo, sia capace di offrire a questa città la possibilità di salire in Serie A in anticipo sui tempi preventivati nel piano triennale.
Tempo al tempo, magari saremo smentiti dai risultati o magari no.