Categories: Cronaca

Maltempo, Italia in ginocchio: 3 morti in Sicilia. Prefetto chiude Roma

Italia in ginocchio per l’ondata di maltempo che proseguirà – affermano i meteorologi – per il resto della settimana, con picchi fino a domani. Il bilancio più pesante lo paga Noto, nel siracusano, dove ieri tre persone, due donne e una bimba di sette anni, sono morte intrappolate nella loro auto travolta dal fiume Asinara in piena. A bordo vi erano sette persone e, per questo, il guidatore è stato arrestato con l’accusa di grave negligenza alla guida, configurabile con il reato di omicidio colposo plurimo.
Piove ancora – anche se in via di miglioramento- a Roma, dove dopo la piena controllata del Tevere di sabato sera, il
fiume resta ancora “sorvegliato speciale”: in base alle ultime rilevazioni fornite dalla Protezione civile ieri sera,
la stazione di Ripetta registrava un’altezza di 12,34 metri, con tendenza stazionaria. Fino a cessate esigenze, tutti gli
accessi alle banchine rimangono chiusi. Intanto, frane, smottamenti e voragini creano un vero allarme viabilità nel centro della capitale dove ieri sera, a causa del maltempo, è stata anche interrotta la partita di serie A, Roma-Parma, allo stadio Olimpico. Per la giornata odierna il consiglio del prefetto, Giuseppe Pecoraro, è “di recarsi a Roma solo per stretta necessità”. Le scuole restano comunque aperte, mentre il sindaco, Ignazio Marino, ha convocato per oggi una seduta straordinaria della giunta.
Letteralmente in ginocchio, poi, il litorale romano. A Fiumicino, su richiesta del sindaco, è stato inviato l’esercito, scuole chiuse ad Ostia. Allerta meteo fino alle 14 in Calabria che vede centinaia di persone isolate in diversi paesi. Le province più colpite sono quelle di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Catanzaro, soprattutto per le aree lungo la fascia ionica.
L’esercito è mobilitato anche in Veneto, colpito da nevicate record, con migliaia di persone ancora prive di
corrente elettrica nel bellunese. La Protezine civile ha decretato per oggi “criticità rossa” per il Friuli Venezia Giulia, per le pianure dell’Emilia e per il Veneto centrale.
Criticità arancione“, invece, per gran parte del resto del Nord, dove resta alto il rischio valanghe.
Criticità gialla“, infine, per tutte le altre regioni interessate dal maltempo nel resto d’Italia.

Redazione

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